Uscite secondarie, vinti e vincitori: quante storie da via Turati

Galliani in via Turati - Copyright SpazioMilan.itDa questa settimana Casa Milan è ufficialmente la nuova sede rossonera. Si sono trasferiti proprio tutti: da Barbara Berlusconi ad Adriano Galliani, passando per tutto lo staff al seguito. Ci sono uffici ancora vuoti, forse presto volti nuovi e poi i piani dedicati ai tifosi con ristorante e magastore che verranno aperti prossimamente. Tra chi dovrà cambiare le proprie abitudini, che da quasi 30 anni facevano rima con via Turati, anche i giornalisti.

Il Corriere dello Sport, saluta il recente passato con qualche aneddoto e un po’ di malinconia. La tensione, le incognite, i campioni, le trattative. Ore di attesa col rischio di vedersi Galliani uscire da via Carlo Porta, secondaria e difficile da presidiare. Da via Turati si poteva uscire vinti o vincitori. Vinti come Sheva, quando annunciava di voler lasciare il Milan per il bene dei figli. Oppure vincitori come quando, pochi mesi fa, rispuntava il figliol prodigo Kakà dalla finestra.

Muri che sanno tante storie. Come i malumori di Balotelli e i problemi di cuore di Rivaldo, all’epoca confidati all’ad. Inseguimenti e scoop che continueranno in via Rossi. Più in, moderna anche per le sue infinite vie di fuga. Nuove storie, intrecci, trofei. Sempre rossoneri.

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