Zapata, lo stakanovista… corretto

zapata mexes milan-celtic (spaziomilan)La prima parte di stagione del Milan è stata assolutamente da dimenticare. Pochissimi i giocatori che hanno fatto bene, Kakà e De Jong su tutti, molti quelli che hanno deluso e tantissimi quelli che si sono infortunati per poco o per molto tempo come El Shaarawy, De Sciglio e Pazzini. In mezzo a questa lista c’è però un giocatore che fin qui ha giocato tutte le partite e tutti i minuti: Zapata.

Sempre in campo, un record difficilmente superabile in questa stagione vista la sequenza di infortuni e ricadute che si è scagliata su Milanello. Il colombiano è sempre stato disponibile e, vista la pochezza di centrali, è sempre stato schierato da Allegri. Preso come simbolo della rinascita nella seconda parte della scorsa stagione, quest’anno è partito male, esibendo errori grossolani che ne hanno evidenziato tutti i suoi limiti. La distrazione e la mancanza di lucidità non gli permettono quasi mai di giocare una gara impeccabile anche se con Mexes di fianco alza notevolmente il livello delle sue prestazioni, come fatto vedere contro il Chievo. Ovviamente non è ne Thiago Silva ne Alesaandro Nesta ma in una rosa di un grande club ci può stare tranquillamente, anche se forse puntare forte su di lui e spendere 6 milioni per riscattarlo dal Villareal è sembrata una mossa abbastanza azzardata.

Comunque sia Zapata sta dimostrando grande attaccamento alla maglia e grande professionalità. Nelle gare fin qui disputate è stato anche molto corretto, solo 3 ammonizioni per il colombiano (l’ultima a Parma), altra caratteristica che lo differenzia da Mexes, più forte ma molto più indisciplinato e aggressivo. Il rendimento non si può dire che sia sufficiente ma per lo meno per quanto riguarda la tenuta fisica ha dimostrato di essere il migliore e se vogliamo parlare di campo e di punti Zapata con il gol al Celtic potrebbe risultare decisivo ai fini della qualificazione agli ottavi di Champions.

Allegri si affida a lui anche perché le alternative scarseggiano, lui vuole ripagare la fiducia diventando un punto di forza della retroguardia rossonera, essendo assodato che in Italia vince chi prende meno gol. La speranza è che inizi a carburare come nella scorsa stagione, quando da novembre in poi il Milan iniziò la sua folle rimonta con la coppia centrale difensiva assoluta protagonista.

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