Buon compleanno Ringhio! Oggi il guerriero dal cuore rossonero compie 36 anni

Oggi è il 9 gennaio e alla maggior parte dei lettori di SpazioMilan.it può sembrare una data qualunque, ma non è così. In quel giorno del lontano 1978, nasceva infatti uno dei giocatori che più hanno dato alla causa rossonera: stiamo parlando di Gennaro Ivan Gattuso. Incontrista di alto livello che pur non avendo eccellenti doti tecniche, è comunque annoverabile tra i migliori centrocampisti che il Milan abbia mai avuto. Il suo motto era: “Il mio Pallone d’Oro è recuperare più palloni possibili” ed era esattamente quello che faceva in ogni gara, riconquistava la maggior parte dei palloni che passavano per la sua zona. Durante ogni partita, la sua presenza è sempre stata fondamentale.

Se non ci fossero i centrocampisti di contenimento, il gioco avversario non verrebbe interrotto e non si potrebbe avviare alcun tipo di contrattacco. Il contributo di Gattuso negli ultimi successi del Milan è stato determinante come nel caso della Champions League del 2003, del 2007 e degli Scudetti del 2004 e del 2011. Per facilitare il lavoro dei rifinitori e dei finalizzatori, l’ex rossonero si triplicava. Copriva tutto il centrocampo, lottava su ogni pallone, vinceva un contrasto dopo l’altro ed era l’incubo di qualsiasi avversario. Che riuscisse a regalarci ossigeno prezioso con le buone o con le cattive, era irrilevante. Un autentico pilastro che da solo era in grado di reggere sulle sue spalle il peso di tutto un reparto.

L’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è stato per Gattuso un passaggio importante della sua lunga carriera in rossonero. Con Leonardo lo spazio in campo era poco mentre col tecnico toscano ha vissuto una seconda giovinezza riprendendo a giocare con continuità. Fino al giugno del 2012 quando ha deciso di non rinnovare il contratto preferendo salutare il Diavolo. Dopo Milan-Novara, partita d’addio ai colori rossoneri e a San Siro, tra le lacrime si è lasciato andare ad una sola frase: Forza Milan fino alla morte, non mollate perché questa è una maglia importante”. Nei mesi successivi, a mente fredda, Gattuso si è però tolto un sassolino dalla scarpa accusando Allegri di essere l’unico responsabile del suo addio.

Senza rancori però. In fondo, nonostante le brevi parentesi al Sion e sulla panchina del Palermo, Gattuso rimarrà per sempre rossonero. Auguri Ringhio!

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