Il nuovo anno nel nome dei Ricky

Il nome Riccardo ha origine germaniche e significa ‘condottiero valoroso’. Un nome importante insomma e non poteva esserlo altrimenti visto che nel Milan è un nome ‘comune’ e molto pesante. Il primo che viene in mente è senza dubbio Riccardo Kakà, figliol prodigo tornato alla base dopo 4 anni di esilio dorato a Madrid. Il brasiliano in questi mesi ha dimostrato di essere ancora un grandissimo giocatore e trascinatore e che in questo Milan e in questa serie A è ancora uno dei migliori. Quattro gol fino adesso e tante prove convincenti anche se dopo la meravigliosa perla di Catania, Kakà si è spento (normale per uno che ha tenuto in piedi la baracca praticamente da solo) e ha avuto una flessione nelle ultime gare. Scolari era in tribuna nel derby che Ricky ha giocato male. La sosta natalizia non poteva arrivare in un momento migliore per ricaricare le batterie in vista di questi sei mesi in cui dovrà  riprendersi il Milan e la Nazionale.

Il secondo Riccardo è ovviamente capitan Montolivo. Il numero 18 è l’unico rappresentate della categoria dei piedi buoni in un centrocampo rossonero imbottito da giocatori muscolari. L’anno scorso fu fondamentale per raggiungere il terzo posto ma in questa stagione non è ancora riuscito a rendere secondo i suoi livelli. Inoltre l’espulsione con l’Ajax lo costringerà a saltare i due ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid. Il capitano salterà le gare più importanti della stagione ma la fascia farà una bella fine perché andrà comunque sul braccio del numero 22, da tutti ritenuto il vero leader di questo Milan.

E infine troviamo Riccardo Saponara, oggetto misterioso per quasi tre mesi e rispolverato titolare, quasi a sorpresa, nel derby. L’ex Empoli ha affrontato la stracittadina con personalità e tenacia e ha dimostrato di avere ottime qualità tecniche che forse potevano essere sfruttate anche prima. Complice l’infortunio di El Shaarawy contro l’Atalanta potrebbe partire ancora da titolare e la società, nonostante l’arrivo di Honda, potrebbe non cederlo in prestito ma tenerlo in rosa anche in vista della Champions in cui il giapponese non potrà giocare. Tre giocatori diversi, accomunati dallo stesso nome e dalla stessa voglia di invertire le sorti di questa disastrosa stagione. E’ ora che il significato del loro nome diventi realtà e loro inizino a diventare i veri condottieri del Milan.

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