LA MIGLIOR CESSIONE È…

LA SCELTA DI SM. Sono ormai parecchi anni che il mercato estivo del Milan può considerarsi iniziato solo dopo Ferragosto, quando le squadre sono obbligate ad abbassare i prezzi per i loro giocatori, permettendo ad una vecchia volpe come Adriano Galliani di piazzare colpi come quello di Zlatan Ibrahimovic qualche anno fa. L’altro mantra dell’ad rossonero è quello di “si cede prima di acquistare” e Kevin Prince Boateng è l’emblema di questo diktat, dato che il suo “sacrificio” è stato immediatamente seguito dagli acquisti di Ricky Kakà ed Alessandro Matri. Autore di due ottime prove nel preliminare Champions contro il PSV, il nativo di Berlino Ovest è stato ceduto, a dire il vero inaspettatamente, ai tedeschi dello Schalke 04, dopo una stagione tutt’altro che esaltante con la maglia rossonera, caratterizzata dalla difficoltà di trovare un ruolo a lui congeniale nei nuovi scacchieri tattici di mister Allegri. Per adesso, con la maglia blu del club teutonico, diciotto presenze e sei gol tra Bundesliga e Champions League.

PERCHÉ LO ABBIAMO SCELTO. Quella del trequartista ex Portsmouth è stata l’unica cessione di un certo tenore economico operata dal Milan nell’anno che va a concludersi, se escludiamo quella di Pato, che abbiamo messo al secondo posto per i motivi che diremo a breve; i Knappen (minatori) di Gelsenkirchen hanno sborsato, infatti, per il ghanese circa dodici milioni di euro, una cifra giusta per un calciatore che probabilmente lo scorso anno aveva un valore più alto, scemato con un’annata al di sotto delle aspettative maturate nei due anni precedenti

AL SECONDO POSTO… Piazza d’onore, dicevamo, per Alexandre Pato, ceduto all’apertura del mercato di gennaio ai brasiliani del Corinthians. Dal punto di vista prettamente monetario, il nativo di Pato Branco, che tanto aveva fatto innamorare i tifosi rossoneri, ha portato più soldi nelle casse rossonere rispetto a Prince. Il motivo per il quale, però, la nostra scelta è ricaduta sull’ex numero dieci è che i quindici milioni incassati per il verdeoro avrebbero potuto essere molti di più, se lo si fosse ceduto prima. E’ ancora nella mente dei tifosi rossoneri l’affare che Adriano Galliani aveva imbastito nel gennaio 2012: Pato al PSG per quaranta milioni, una parte dei quali usati per acquistare Carlitos Tevez. Il presidente Berlusconi, però, bloccò tutto, Pato trascorse un altro anno vedendo soprattutto l’infermeria e l’inevitabile cessione arrivò solo lo scorso inverno verso le calde spiagge del suo Brasile.

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