Petagna, il ritorno in Tim Cup e il “doppio” destino che lo attende

La premessa col quale il Milan lo aveva prestato alla Sampdoria era quella di farlo giocare, di dargli la possibilità di mettersi in mostra e fare esperienza in un club come quello ligure dove le pressioni sono sicuramente di meno rispetto al grido di uno stadio come San Siro. Ma Andrea Petagna con la maglia blucerchiata non ha mai trovato molto spazio e con la partenza di Matri, direzione Firenze, ecco che il posto come vice-Balotelli alle spalle di Pazzini si è liberato: già qualche minuto ieri in Tim Cup e poi farà da spola tra prima squadra e Primavera.

Petagna, in quattro mesi di Sampdoria, ha giocato solamente 170′ tra Coppa Italia e campionato: l’unica partita da titolare risale al match di Coppa Italia contro l’Hellas Verona di dicembre. Ma la scintilla fra Petagna e i colori della Genova blucerchiata evidentemente non è mai sbocciata, neanche col cambio di allenatore che a novembre ha portato la dirigenza ligure a scegliere Mihajlovic al posto di Delio Rossi.

Il numero 37 rossonero rientra così alla base dove l’anno scorso si era imposto da protagonista con la Primavera di mister Dolcetti, con sullo sfondo un Viareggio e un ottavo di finale di Youth League contro il Chelsea da giocare. Incoraggianti anche le parole di Tassotti in conferenza stampa pre-Coppa Italia: “E’ tornato Petagna che è cresciuto con noi, in attacco siamo coperti adesso dopo la partenza di Matri”.

E proprio da Viareggio si ripartirà, senza dimenticare la prima squadra. L’anno scorso il Milan venne sconfitto in finale dall’Anderlecht, quest’anno l’obiettivo sarà centrare lo stesso traguardo. Alzando magari la Coppa sulla testa: con un Petagna in più, adesso, si può sognare in grande.

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