Curva Sud: striscioni assenti e silenzio tombale, non per Matri…

Dopo il derby silenzioso, ci risiamo: il servizio d’ordine ho bloccato di nuovo gli striscioni e il materiale della Curva Sud. La protesta è stata ancora una volta il mutismo, lo sciopero del tifo. Vedere un San Siro abbastanza vuoto già mette tristezza, il pomeriggio invernale poi ha fatto calare un freddino mica da ridere, e a cornice del tutto un tombale silenzio, una paradossale immobilità nell’unico settore dello stadio che pareva quasi essere al completo. Muti e seduti, questo il diktat.

Non si è però potuta trattenere la gioia quando capitan Kakà ha realizzato il gol 100 e 101. La Sud è parsa viva, con un grido all’unisono come poche volte negli ultimi anni si è sentita: “Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua, per vedere segnare Kakà”. Due tuoni nel tacere milanese. Un terzo boato è arrivato al gol del debuttante Bryan Cristante: “Alé Cristante alé, tutti insieme: Alé Cristante alé alé, alé Cristante alé” è stato il coro elevatosi. Il ragazzo si lascia finalmente andare scaricando il destro in rete, la Sud scarica la sua tensione in un coro per gran parte della partita represso in gola, e qualche sorriso e un’esultanza contenuta spuntano anche tra chi l’aveva richiesto in campo da tempo immemore.

Quarto e ultimo intervento della Sud verso chi ha fatto il proprio lavoro in campo è stato il fischiare il “povero” Alessandro Matri. Inviso agli ultras più per il suo passato bianconero che per l’astinenza dal gol. Galliani supplica: “Matri ci mette tutto il suo impegno. Faccio appello ai tifosi perché non è un ex juventino, è un giocatore del Settore Giovanile del Milan tornato a casa. Fischiarlo non aiuta”. Anche perché, a dirla proprio tutta, ieri con l’Atalanta si è visto uno dei Matri migliori in termini di prestazione, forse anche migliore di quello di Parma dove riuscì a segnare. E poi: se ci fosse stato Matri nel momento in cui Robinho cicca il pallone sotto porta, pensate che Kakà avrebbe fatto doppietta?

Insomma, criticare Matri non è certo lodevole, come far presenza e tacere per l’intera gara non appare la scelta più intelligente. Nell’immobilità sonora l’eco che risuonava era quello dei tifosi atalantini scesi da Bergamo, e anche quando l’insulto ai colori rossoneri era chiaro e tondo, sporadici e solitari fischi si sono alzati a difesa del Milan. Secondo molti sarebbe stata cosa migliore tifare dall’esterno dando un’immagine di tifosi corretti e pronti a fare un passo indietro per amore del Milan, e lasciando completamente vuota la curva. Il colpo d’occhio sarebbe stato eclatante e anche chi cerca di fermare il tifo organizzato si sarebbe posto qualche domanda.

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