Stadio, è tempo di decidere. E la Legge di Stabilità fissa i paletti

Le istituzioni hanno fretta. Regione Lombardia e Comune di Milano vogliono definire al più presto la questione stadio. E così sollecitano Milan e Inter a chiarire i loro progetti e scoprire le carte. Tutto ruota intorno all’area di Rho-Pero dove nel 2015 si svolgerà l’Expo e che subito dopo dovrà essere riconvertita. L’idea è quella di realizzare lì la Cittadella dello Sport, con tanto di stadio e altre strutture. “Parlerò nei prossimi giorni col Milan perché dobbiamo chiudere entro fine mese la questione della disponibilità delle squadre milanesi”, ha affermato il governatore Roberto Maroni. Dal canto suo, il sindaco Giuliano Pisapia ha chiarito: “L’importante è che quel sito e quei terreni non vengano cementificati”.

Ora si attendono le decisioni dei club, col Milan di Barbara Berlusconi più orientato a realizzare un nuovo impianto e l’Inter di Erik Thohir probabilmente intenzionato a valorizzare il Meazza. In mezzo, tra l’altro, c’è un’altra importante novità.

La Legge 147 dello scorso 27 dicembre, meglio nota come “Legge di Stabilità per l’anno 2014” ha introdotto le attese normative sulla costruzione di nuovi stadi. L’articolo 304, infatti, stabilisce uno stanziamento governativo di 45 milioni di euro nel triennio 2014-2016 a favore degli interventi per “l’ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori”. La legge, inoltre, ha semplificato le procedure amministrative. Chi propone una nuova iniziativa deve presentare uno studio di fattibilità che il Comune interessato deve vagliare entro novanta giorni per poi passare al progetto esecutivo. Due i paletti stabiliti: esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale e priorità di finanziamento al recupero di impianti esistenti. In questo senso la valorizzazione di San Siro potrebbe essere più “favorita” rispetto alla costruzione tout-court di un altro stadio.

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