E’ un Honda da trasferta: i dati

A pochi giorni dalla delicata sfida dell’Olimpico contro la Roma, sembra ormai certo il pieno recupero di Keisuke Honda dall’infortunio. Il giapponese ritornerà a disposizione di Clarence Seedorf dopo quasi tre settimane di stop, in seguito alla distorsione alla caviglia sinistra rimediata in allenamento alla vigilia della sfida di San Siro contro il Catania. Il fantasista potrebbe essere schierato sin dall’inizio, sfruttando la settimana di preparazione passata ad allenarsi in gruppo. Il rientro di Honda sarà ulteriormente positivo se si considera una sua particolare propensione: le partite giocate in trasferta dal nipponico, sono finora le migliori.

Il buon esordio a Sassuolo fu il preludio, l’assist per la decisiva deviazione di testa di Pazzini a Cagliari la prima prova. La prima rete in Serie A siglata a Genova la conferma, Honda siglò il momentaneo 2-0 che aveva permesso al Milan di ottenere il terzo successo consecutivo in campionato dopo aver battuto Fiorentina e Chievo. L’infortunio l’ha poi tenuto lontano dal campo per le due sfide interne contro il Catania e il Livorno, lontano da San Siro che spesso lo ha impietosamente fischiato. I fischi sono ormai passati e le critiche alle spalle, il suo rientro in trasferta e i precedenti fanno ben sperare: i rossoneri avranno sicuramente un uomo in più, un asso nella manica del tecnico olandese.

La speranza è che possa fare bene e risultare decisivo, lasciandosi alle spalle gli errori di inizio stagione e pensando solo alle ultime gare giocate prima dell’infortunio. Honda proprio nelle ultime partite disputate sembrava essere uscito da una condizione di mediocrità e difficoltà tattica, servendo assist e risultando spesso pericoloso davanti al portiere avversario. Rapidità e concretezza, avevano fatto dimenticare quell’Honda lento e impacciato sbarcato a gennaio dalla Russia. Dopo la Roma, il Milan giocherà il derby a San Siro: il giapponese sarà sicuramente chiamato ad una prestazione maiuscola anche tra le mura amiche, lui che contro le grandi non ha ancora brillato.

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