Al ribasso ma ancora garantito, è un Milan sempre meno brasiliano

Domenica sera contro il Sassuolo si è concluso il deludente campionato del Milan, ahinoi senza qualificazione in Europa. Tra rimpianti ed amarezza, in casa rossonera spunta anche un po’ di saudade per una prossima stagione che si prospetta senza quell’appuntamento infrasettimanale che per anni ha portato il club di via Aldo Rossi sul tetto del mondo. E a proposito di malinconia tipica brasiliana, la truppa verdeoro, già ridotta al minimo rispetto al passato, è destinata a perdere ulteriori pezzi. Già, perché il futuro dei tre milanisti, delusi anche per l’esclusione dal Mondiale casalingo, è ancora molto incerto e rischia di essere lontano da Milano.

Parliamo di Robinho. L’attaccante infatti, dopo il rinnovo di contratto della scorsa estate, più obbligato che voluto dalla dirigenza, pare essere uno di quei giocatori in esubero dei quali liberarsi per sfoltire la rosa rossonera. Il suo agente Marisa Ramos proprio ieri ha incontrato Adriano Galliani per discutere di questa situazione: secondo fonti ufficiali milaniste si starebbe andando verso l’addio, anche se non vi è ancora nulla di definitivo. Robinho potrebbe concludere la carriera in Brasile, ma lo vuole l’Orlando, il club statunitense che insegue anche Kakà. La cessione dell’ex City sarebbe molto importante a livello economico, in quanto alleggerirebbe notevolmente il monte ingaggi rossonero. E poi c’è Riccardino appunto. Il Bambino d’oro la scorsa settimana ha dichiarato di essere profondamente ferito a causa delle voci che lo vedrebbero via dal Milan la prossima stagione e ha ribadito di voler restare. La sua partenza quindi appare ora meno probabile, soprattutto dopo la dichiarazione di Galliani: “Rimane con noi al 99,9 per cento”.

La situazione più difficile da decifrare sembra essere invece quella legata al terzo della lista, il portiere Gabriel. Il ventiduenne vuole giocarsi le sue ultime chance in rossonero, ma il prossimo anno troverà davanti a sé nelle gerarchie non solo Christian Abbiati, ma anche Micheal Agazzi, con il quale c’è un accordo già da quest’inverno. Il brasiliano perciò faticherebbe a trovare spazio e, se non bastasse, in questa stagione ha collezionato prestazioni poco convincenti, dimostrando di non essere ancora pronto per le grandi platee. Sul suo futuro l’a.d. dalla cravatta gialla deciderà nelle prossime settimane. Alle soglie di un’estate a tinte verdeoro insomma il Milan rischia di veder partire la sua colonia carioca, che per anni ha regalato ai tifosi milanisti spettacolo e tante vittorie.

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