Berlusconi pronto al sacrificio, ma serve un nome che lo convinca: Emery più lontano, spiraglio Jesus

Siamo entrati nel vivo. Archiviate le elezioni europee, Silvio Berlusconi dovrà necessariamente concentrarsi sulla questione-allenatore, per iniziare a programmare la prossima stagione, imbastendo le prime trame di calciomercato, che saranno necessariamente condizionate da chi siederà sullo scranno di San Siro la prossima stagione. Accantonate più o meno le piste italiane che conducono a Spalletti, Inzaghi e Donadoni, il club di Via Aldo Rossi sembra voler ripetere sul terreno di gioco del toto-allenatore, la sfida che c’è stata lo scorso quattordici maggio allo Juventus Stadium per la conquista dell’Europa League.

Sono, infatti, Unai Emery e Jorge Jesus i nomi che stuzzicano maggiormente la fantasia di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi. Allenatori amanti del bel gioco, capaci di costruire squadre competitive anche senza grandi nomi, esperti nel lanciare giovani di qualità. Perfetti, insomma, per un Milan che sarà ancora low cost. La priorità resta nella persona del tecnico basco del Siviglia, ma servirebbe un autentico coupe de theatre, con i tempi strettissimi che separano Emery dal rinnovo col Siviglia.

Ecco perchè i media nostrani e quelli portoghesi danno in grande ascesa le quotazioni di Jorge Jesus, sessantenne di Amadora, otto trofei in sei anni tra Braga e Benfica e quelle due finali consecutive perse di Europa League, che comunque non gli hanno fatto perdere l’appeal nei confronti delle big del Vecchio Continente. A dirlo, questa mattina, sia i due principali quotidiano sportivi del nostro paese (Gazzetta e Corriere), sia il Corriere della Sera, che, in quanto quotidiano generalista, parla di sport solamente in presenza di notizie che abbiamo un certo fondamento.

La cena a Lisbona tra Galliani e Jesus in concomitanza della finale di Champions è stato il primo contatto, quella di Arcore ieri sera tra l’ad e Berlusconi, invece, potrebbe essere stata quella risolutoria. Aspettiamoci giorni frementi, il futuro della panchina rossonera potrebbe essere chiarito molto presto.

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