De Jong: “Non sarà facile ripetersi al Mondiale. Italia-Inghilterra? Gli azzurri hanno qualcosa in più”

Nigel De Jong è l’uomo del momento, dopo il gol contro l’Inter è diventato sempre di più l’idolo dei tifosi. Il centrocampista olandese ha rilasciato un’intervista esclusiva al portale goal.com proprio sui prossimi Mondiali.

Sulle aspettative: “È molto difficile, bisogna essere realisti. Il nostro sarà un Mondiale da costruire passo dopo passo. L’obiettivo minimo è, ovviamente, superare la fase a giorni, non importa come. Poi…mai dire mai, sempre però con i piedi ben piantati in terra. Del resto anche nel 2010 nessuno di noi pensava di arrivare tanto lontano“. Un Mondiale da vivere senza dimenticare quello sudafricano, perso in finale contro la Spagna: “L’Olanda attuale è molto diversa da quella del Sudafrica: abbiamo un altro approccio e uno stile di gioco diverso. Per noi il match clou sarà quello contro il Cile, che ho avuto modo di vedere in diverse occasioni, restando sempre impressionato dalla loro compattezza. Sarà un test durissimo, perché il Cile ha tanta qualità e giocatori di esperienza internazionale. Senza dimenticare il fattore ambientale“.

Proprio nella finale contro la Spagna è stata scattata la famosa foto del calcio a Xabi Alonso: “Mi sono reso conto della durezza dell’intervento solo in un secondo momento, quando ho visto il replay sullo schermo. In quegli istanti adrenalina e tensione erano a mille, non pensavo né al giallo né al rosso. Avevo cercato la palla e avevo commesso fallo, nient’altro“. Da dimenticare l’Europeo del 2012, una vera delusione: “Non eravamo un gruppo, non c’era coesione e nulla è andato per il verso giusto. Qualcuno dice che, se non avessimo perso all’esordio contro la Danimarca, il nostro sarebbe stato un torneo diverso. Ho i miei dubbi. C’erano troppi individualismi, e quando in una squadra ci sono elementi che non intendono sacrificarsi per gli altri, non può funzionare“.

Un commento sul tecnico Van Gaal: “Ogni allenatore ha una propria filosofia. Van Gaal vuole un calcio offensivo, un approccio dominante alla partita e tanto pressing. Tatticamente, con lui è scomparso il doppio mediano che utilizzava Van Marwijk. Il centrocampo a tre dell’Olanda prevede un incontrista, un numero 10 e un interno di movimento che faccia da raccordo in entrambe le fasi“. Infine un pronostico su Italia-Inghilterra e sull’esito del Mondiale: “Due nazionali non nel loro miglior momento, ma l’Italia ha qualcosa in più. Dico Brasile, Germania e Spagna, non necessariamente in questo ordine“.

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