Dentro un sabato di fuoco: dalla contestazione all’ufficializzazione

Il campionato è terminato da ormai due settimane, ma il sabato che ci apprestiamo a vivere, nella giornata di oggi, certamente sarà molto più caldo di tanti altri vissuti in questa deludente stagione. Potrebbe essere una giornata importante che segnerà inequivocabilmente il futuro prossimo dei rossoneri. L’avvicendamento Seedorf/Inzaghi sulla panchina rossonera è ormai cosa fatta, ormai realtà ben delineata, ma le prossime ore si vivranno nella frenesia e l’attesa di un’ufficialità non ancora arrivata e un malcontento generale che non si rassegna a quanto sta accadendo.

Pippo Inzaghi rappresenta certamente uno dei simboli del Milan del decennio passato, incarna al meglio lo spirito dei tanti successi ottenuti nel recente passato, ma per molti tifosi resta inconcepibile il trattamento riservato al tecnico olandese. Ed allora, ecco come si spiega la sollevazione popolare che nel pomeriggio si aggirerà nei dintorni di Casa Milan e che vedrà i tifosi rossoneri impegnati nella strenua difesa di uno dei loro idoli di sempre. Una manifestazione di affetto verso Clarence Seedorf, come, forse, non si era mai vista in passato per nessun altro allenatore.

La decisione, però, è stata ormai presa e, in contemporanea, nei palazzi del potere (in questo caso la dimora di Arcore del Presidente Berlusoni) ci sarà il simbolico passaggio di consegne della panchina rossonera. Una cena/incontro che coinvolgerà l’ormai ex Cavaliere, Adriano Galliani e, appunto, Superpippo Inzaghi. Difficile capire quali saranno gli argomenti su cui si baserà l’incontro, facile intuire come il punto centrale sarà rappresentato dall’investitura dell’ex bomber rossonero a nuovo allenatore rossonero. A quel punto, forse, le fiamme della contestazione si saranno allentate, ma apprestiamoci comunque a vivere un sabato incandescente.

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