Inzaghi e quel che sarà “l’anno prossimo”. Con poca Primavera…

L’anno prossimo. Un futuro vicino, vicinissimo. Fitto di incognite e incertezze. Per il Milan Prima Squadra, ma anche per la sua Primavera che comunque metterà in archivio un anno con la Viareggio Cup in bacheca.

Filippo Inzaghi, ieri dopo la sconfitta contro l’Udinese, ha parlato a più riprese dell’anno prossimo in maniera generica. Consapevole, com’è l’ex bomber, che quel che accadrà da giugno è tutto da scrivere. Lui in fondo coltiva il sogno di allenare la Prima Squadra, ma negli ultimi giorni sono circolati tanti, forse troppi, nomi che in un modo o in un altro hanno fatto vacillare quelle poche certezze che ci potevano essere su Superpippo.

C’è da scommettere (ed è una delle poche certezze) che Inzaghi difficilmente rimarrà un altro anno alla guida della Primavera rossonera. Due anni di “gavetta” e di successi nel Settore Giovanile lo hanno già portato sul taccuino dei club della Serie A. Se sarà Milan tanto meglio, altrimenti Pippo su guarderà intorno, magari cogliendo occasioni tipo quella del Sassuolo dello scorso inverno. Si spiega in tal senso l’ascesa delle quotazioni di Omar Danesi, attuale guida degli Allievi Nazionali, per la Primavera del prossimo anno. Ma occhio anche a Christian Brocchi, che tanto bene ha fatto con gli Allievi Regionali, ed è pure stato avvistato negli spogliatoi del Vismara al termine del match di ieri contro l’Udinese. Un indizio? “L’anno prossimo” ne sapremo di più.

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