Emozioni rossonere contro l’Atalanta: che gioia all’andata per i due Ricky

Si avvicina la penultima di campionato, l’Atalanta ospiterà il Milan. I nerazzurri di Bergamo sono già salvi, hanno disputato un’altra buona stagione e vorranno sicuramente chiudere al meglio davanti al loro pubblico. Tuttavia, non sarà facile: i rossoneri puntano alla vittoria per sperare ancora nell’Europa. All’andata, il primo match del 2014, il 6 gennaio, i milanisti si imposero tre a zero. Una giornata da ricordare, non tanto per il risultato, quanto per i marcatori.

In primis, Kakà. Arrivato ad agosto, accompagnato dall’entusiasmo di gran parte dei tifosi del Diavolo, il numero 22 ha segnato una doppietta che gli ha permesso di raggiungere e superare quota 100 gol in maglia rossonera. L’emozione della centesima rete arriva al 34’ del primo tempo: Emanuelson è l’autore dell’assist, il fantasista si infila dietro ai due centrali, stoppa la palla e con prontezza trafigge il portiere bergamasco con un rasoterra sul secondo palo. Corsa verso la panchina, corsa verso la maglia da alzare al cielo e al pubblico di San Siro, quella con il numero 100 stampato sulle spalle. Al 64’, dopo vari minuti di sofferenza, arriva il gol numero 101: Balotelli la mette in mezzo, Robinho la tocca ma non riesce a controllarla ed ecco Ricky che, a due passi dalla porta, la mette dentro. Due a zero, ancora emozione per il brasiliano. Poco più di due minuti e arriva la rete del definitivo tre a zero. Questa volta è l’esordiente (prima da titolare) Bryan Cristante l’autore della prodezza: un preciso tiro da fuori area lo consacra come promessa più brillante della cantera milanista. Da ricordare anche una traversa, presa nel primo tempo, sempre dal giovane centrocampista.

Fra le considerazioni di Ricky Kakà a fine partita, riportiamo queste, significative, perché riguardanti anche il suo giovane collega: “La maglia dei 100 era pronta da almeno 4 giornate, mi sono tolto un peso. Cristante ha giocato benissimo, è giovane ma si è comportato alla grande: l’ho abbracciato perché è bello veder crescere dei giovani del settore giovanile”. Chapeau.

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