Mazzarri mette Zanetti in soffitta. E l’ultimo Derby sfuma amaramente…

Scivolone, dimenticanza, scelta voluta. Il fatto resta: Javier Zanetti non è sceso in campo in quello che sarebbe stato il suo ultimo Derby. Il capitano dell‘Inter ci aveva sperato tanto, ma dovrà archiviare la gara di ieri sera contro il Milan come una delle più tristi della sua carriera: sconfitta e panchina per tutti i 90 minuti.

Eppure anche dalle telecamere si capiva bene come l’argentino scalpitasse per entrare almeno qualche minuto, il tempo giusto per una passerella che gli avrebbero dedicato anche i tifosi rossoneri. Prima Guarin, poi Alvarez, quindi Milito: ecco le tre sostituzioni operate da Walter Mazzarri che, di fatto, ha sfoderato uno schiaffo al simbolo nerazzurro e ai suoi tifosi.

Il tecnico toscano ha provato a difendersi in conferenza stampa: “Javier è un campione, ma sarà lui a dire quale sarà il suo futuro. Si fanno delle scelte per provare ad arrivare il più in alto possibile e si fanno in settimana“. Ma la signorilità non è stata certo una dote di Mazzarri ieri sera. C’è chi ha ricordato, al contrario, il gesto di Andrea Stramaccioni che nel maggio 2012, sul 3-2 per l’Inter (proprio nel derby) richiamò Sneijder per inserire Ivan Cordoba alla sua ultima stracittadina. Questione di stile. Ma anche di rispetto.

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