Milan-Inter: l’analisi tattica

Milano è tornata rossonera. Sì, grazie a una grandissima prestazione, il Diavolo ha vinto il derby e ha rotto una spirale negativa lunga ben cinque stracittadine (un pareggio e quattro sconfitte). I nostri hanno dominato in lungo e in largo, hanno concesso una sola occasione e hanno tenuto ritmi alti, mentre le mosse di Clarence Seedorf hanno avuto la meglio su quelle di Walter Mazzarri, che non ha saputo leggere al meglio l’andamento della gara e nemmeno è riuscito a correggersi. Successo meritato, insomma, che dimostra quanto il Milan potesse disputare una stagione migliore.

COSA HA FUNZIONATO – E’ stato a centrocampo che il Milan ha vinto la partita. Il tecnico rossonero ha proposto il rombo dei tempi migliori e l’Inter è andata in netta difficoltà. Nigel De Jong, come vertice basso, ha messo in scena una performance da urlo. Grinta, interdizione, sostanza, protezione alla difesa, dinamismo, furore e gol decisivo. E’ questo il recap della prova offerta dal mastino olandese, insuperabile dinanzi a qualsiasi avversario, on fire nei contrasti, sempre posizionato al meglio. Gladiatore. Migliore in campo e uomo partita. Anche gli interni, Poli e Montolivo, sono stati importantissimi. Con i loro inserimenti e i loro movimenti senza palla, hanno messo in difficoltà i mediani nerazzurri e hanno fatto in modo che il Milan tenesse il pallino dell’incontro. Adel Taarabt, nella posizione di trequartista, ha poi fatto il resto. Il fantasista marocchino ha mandato in tilt in maniera definitiva il centrocampo dell’Inter: ha saltato l’uomo con regolarità, creando superiorità numerica e muovendosi alla perfezione tra le linee, e ha dispensato giocate di alta qualità. Al posto giusto nel momento giusto. Infine, sulla fascia sinistra, Kevin Constant ha annullato Jonathan e ha garantito sicurezza a tutto il reparto arretrato. Bravo negli uno contro uno e aggressivo in fase di spinta, il terzino originario della Nuova Guinea ha blindato la corsia di competenza e ha impedito all’Inter di sfornare traversoni.

COSA NON HA FUNZIONATO – Sul proprio binario di destra, il Milan avrebbe potuto patire le pene dell’inferno. Già, al rientro dopo un lungo infortunio, Mattia De Sciglio non ha brillato ed è andato in netta difficoltà. Presente in fase di spinta ma poco preciso nei cross, il numero due rossonero ha incontrato grossi problemi in copertura, tanto che spesso è stato saltato ed è risultato meno autoritario rispetto al solito. Menomale che il piccolo Nagatomo, suo dirimpettaio sulla fascia, non è stato per nulla incisivo. Scampato pericolo. Inoltre, in fase di non possesso, sul lungo andare, i centrocampisti interni hanno concesso qualche varco di troppo. Nonostante abbiano svolto molto bene la fase propositiva e abbiano eseguito un lavoro fondamentale per l’economia della squadra, Montolivo e Poli non sempre hanno ripiegato a dovere e, nelle ultime fasi di gara, hanno permesso all’Inter di tentare di imbastire azioni degne di nota. Nulla di eclatante, comunque: la situazione è stata gestita al meglio e i nerazzurri, dopo la rete di De Jong, hanno creato una sola palla gol.

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