Da ricco riscatto a secco epurato: ora Zapata diventa una bella grana

Era stato presentato come vero rinforzo per il tanto martoriato reparto difensivo, ma ha concluso la stagione da desaparecidos: stiamo parlando di Cristiàn Zapata. Il difensore colombiano viene acquistato, in prestito oneroso con riscatto fissato a 6 milioni, dal Milan durante l’infuocata sessione di calciomercato estiva del 2012: il passaggio di Thiago Silva al Psg era (e sicuramente è ) ancora una ferita aperta ed il compito di non far rimpiangere il brasiliano è per Zapata tutt’altro che semplice.

Il difensore colombiano aveva vissuto una stagione travagliata in Spagna: giunto al Villareal per 9 milioni di euro nel 2011, Zapata è stato uno dei protagonisti in negativo della pessima stagione del Sottomarino Giallo, annata poi conclusasi con la retrocessione in Segunda Divisione. Il Milan, alla ricerca di un difensore che possa sostituire al meglio Thiago Silva, decide di puntare su Zapata, sperando che il colombiano possa ripetere quanto di buono fatto nell’esperienza in Friuli con la maglia dell’Udinese. L’inizio non è dei più incoraggianti: Zapata fa il suo esordio in campionato con la maglia rossonera proprio nel match contro l’Udinese, ma al 67′ è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per doppia ammonizione. Le prestazione del centrale di Padilla andranno però in crescendo (ad incidere anche la ritrovata fiducia dopo la pessima annata spagnola), seppur sempre con qualche brivido regalato al pubblico di San Siro, tanto da attribuire alla coppia centrale, formata appunto da Zapata e Mexes, gran parte dei meriti per la conquista del terzo posto finale.

Veniamo alla stagione cha ha recentemente chiuso i battenti. Convinta dalle ottime prestazioni, la dirigenza rossonera decide di versare nelle casse del Villareal i 6 milioni concordati per il riscatto del difensore classe ’86. Zapata, che gode di grande fiducia da parte di Allegri, gioca da titolare tutte le gare del girone di Champions League; percorso simile in campionato, dove il colombiano disputa, sempre dal primo minuto, 17 delle 19 partite del girone d’andata. I risultati inchiodano però il tecnico livornese: la sconfitta per 4-3 contro il Sassuolo è la goccia che fa traboccare il vaso ed Allegri è costretto a salutare il Diavolo.

Intanto, in quel di Milanello, c’è Rami, giunto a Milano in ottobre ma utilizzabile solo a partire da gennaio, che gara dopo gara trova la forma migliore finendo con scalzare Zapata dal ruolo di titolare. Con l’arrivo di Seedorf infatti, il difensore colombiano giocherà solo 3 gare: le sfide di campionato contro il Verona ed Udinese, e quella di Coppa Italia sempre contro i friuliani. La stagione del giocatore sudamericano terminerà, tra infortuni e scelte tecniche, sabato 8 marzo. Di gran lunga migliori le garanzie offerte dal duo transalpino Mexes-Rami.

Dopo una sola stagione quindi, Zapata è passato da rinforzo a nome nella lista degli epurati: tuttavia, non sarà semplice piazzare il colombiano in sede di mercato, data la sua pessima stagione. Un destino simile a quello di Vergara, grande amico di Zapata: acquistato dal Milan nel 2013 per 2 milioni di euro nelle vesti di giocatore dal sicuro futuro radioso, il giovane centrale è stato spedito al Parma per fare esperienza, non disputando però alcun minuto con la maglia gialloblù.

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