Monto: “Sarà il derby dell’orgoglio. Seedorf? Ho la sua fiducia, ma non è che devo giocare sempre…”

Forte di investitura di Adriano Galliani che ieri ha sottolineato come “il nostro capitano interpreta alla perfezione il pensiero della società“, Riccardo Montolivo si appresta ad affrontare il derby di domenica prossima da protagonista. “Prima di tutto dev’essere per noi il derby dell’orgoglio“, ha spiegato il centrocampista rossonero in un’intervista al Corriere dello Sport, fissando gli obiettivi della vittoria: “Riscattare una stagione non bella, cercare di conquistare la zona-Europa League e vendicare il derby d’andata“. E poi, aggiunge il capitano rossonero, “vorrei vincerlo a maggior ragione ora che ho la fascia“. Sull’Inter: “Abbiamo sei punti di svantaggio e a tre giornate dalla fine non sono pochi, ma non possiamo fare calcoli. Ci sono giocatori importanti come Palacio, a me in particolare piace molto Kovacic. Mazzarri è molto bravo a dare l’assetto giusto alla squadra, preparandola ad hoc rispetto alle caratteristiche dell’avversario”.

Su Clarence Seedorf e le sue scelte: “Credo che presenti sempre la squadra migliore, la più in forma va in campo. In molti casi ci manca quella convinzione di poter vincere gli scontri diretti. E’ risaputo che il mio ruolo preferito è quello di regista davanti alla difesa, che mi piace di più per rendere al meglio secondo le mie caratteristiche. E’ dovere di ogni giocatore assecondare le scelte del proprio allenatore. Ma io non nascondo la mia idea. Ognuno di noi non può essere certamente soddisfatto per quello che ha dato in questa stagione alla squadra. In queste tre partite che restano dobbiamo dare il massimo”. Ancora sul rapporto col tecnico olandese e il “caso” prima di Milan-Catania:Credo di avere sempre la fiducia dell’allenatore. Prima del Catania non ero nella squadra da titolare durante le prove della settimana. Non è che devo giocare sempre tutte le partite anche sono il capitano… Il giorno prima della partita ha comunicato la sua scelta. E’ legittimo da parte di un allenatore fare queste scelte, è pagato per questo”.

Capitolo Balotelli: “Sicuramente la squadra a Roma non ha messo Mario nelle migliori condizioni. Lui ha grandi qualità e ci si aspetta molto, come da chi ha maggior talento. Non l’ho costretto ad andare ad affrontare le telecamere dopo la gara, esiste una rotazione ben precisa per le interviste e toccava a lui. Si deve apprezzare il suo gesto perchè è andato a metterci la faccia“. E ancora su Balo: “Deve riuscire a esprimere il proprio potenziale al massimo, ma non riesce a farlo ancora con continuità. Deve imparare a gestire meglio sia il carattere che i nervi. Lui con Pazzini? Hanno dimostrato di poter giocare insieme, ma nelle ultime partite prima della sconfitta contro la Roma le scelte hanno dato ragione all’allenatore”.

Infine sul gruppo (“E’ unito, ci sono antipatie e simpatie, qualcuno è penalizzato, altri meno. C’è chi può essere deluso“), su Filippo Inzaghi (“I ragazzi della Primavera sono entusiasti di lui, non ho altri dati oggettivi per valutarlo“), su El Shaarawy (“Il suo primo pensiero ora deve essere quello di stare bene, di allenarsi senza dolore“) e sul Mondiale (“Spero di far parte della spedizione, che possa essere magico”).

 

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