SM RELIVE/ Seedorf: “Qualche errore sì, ma ho la coscienza a posto. Penso che in 4 mesi abbiate esagerato abbastanza con me…”

Dal nostro inviato, Christian Pradelli

Ultima conferenza della stagione e, con molta probabilità, ultima conferenza di Clarence Seedorf. A due giorni dalla sfida di San Siro con il Sassuolo, l’olandese incontra i giornalisti nella sala stampa di Milanello.

LA CONFERENZA IN DIRETTA

– Conferenza terminata.

– Su Honda:Inizialmente ha avuto difficoltà ad adattarsi, poi ha fatto buone gare. Credo che il prossimo anno per lui sarà diverso”.

– Sul cambio Honda-Taarabt con l’Atalanta: “Era legato ai cambi tattici dell’Atalanta, noi avevamo preparato la partita tentando di fare certe cose che non siamo riusciti a fare”.

– Sulla partita di domani e l’ottica Europa: “Noi dobbiamo fare i 3 punti, per poi sperare negli altri. Matematicamente c’è la possibilità di farcela, non abbiamo mai fatto calcoli e anche domani dobbiamo fare il massimo”. 

– Su Mastour: “Vorrei dare il giusto peso a questa situazione, è una giovane promessa che va curata con molta attenzione. E’ davvero giovane, qui abbiamo avuto Maldini che ha esordito a 16 anni. Ma non è solo un discorso tecnico, ci sono tante componenti che vanno fatte crescere. Lui è un ragazzo positivo, simpatico, e stiamo cercando di farlo crescere bene in questo ambiente. Ma siamo felici di dare un messaggio importante dando spazio a un giovane talento come lui”.

– Sull’identità della squadra: “Credo che l’identità l’abbia già trovata, e non è legata al modulo di gioco ma a una filosofia di gioco. Per il futuro si vedrà, non c’è ancora una chiarezza sui giocatori, su chi ci sarà”.

– Sul suo rapporto con l’Italia: “Io credo di aver sempre difeso l’Italia, anche nei momenti di qualche azione negli stadi. Ho sempre detto che per la mia esperienza qui non vedo tanto razzismo ma ignoranza. Io vedo il mondo in un altro modo, vedo tutti uguali”.

– Sulle parole di Floro Flores: “Non voglio commentare, ha dato una sua opinione”.

–  “Io cercherò di diventare un grande allenatore, ho iniziato il mio percorso da poco tempo”.

– Su Kakà e una sua possibile partenza: “Non so cosa ha deciso o deciderà. Non credo che dobbiamo parlare di cose che non sono ancora realtà”.

– Sul suo futuro: “Ho altri due anni di contratto, mi sembra che questo sia il futuro finché non si sentiranno altre cose. I nomi degli altri? Non è una novità, sono 23 anni che vivo in questo mondo, mi è sempre capitato di leggere tante invenzioni. Tante volte quando ero in Brasile ho dovuto smentire delle cose che venivano scritte qui. A volte in Italia è vero che si inventano delle cose. Io mi sento molto vicino all’Italia e ringrazio l’Italia per questo, ma mi dispiace che un Paese così importante a livello calcistico si perda in questi meccanismi. Penso che in 4 mesi abbiate esagerato abbastanza con me”.

“Io ho la coscienza a posto ma ho fatto anche qualche errore sicuramente”.

– Sui singoli: “Bonera ha avuto un piccolo risentimento e non ci sarà. Birsa sta tornando, anche Saponara. Per il resto ci siamo allenati in 24 quasi tutta la settimana”.

– Sull’Europa League:Ho sempre risposto che bisogna fare più punti possibile e poi fare i conti alla fine. Di punti ne abbiamo fatti tanti e anche domai faremo del nostro meglio per i 3 punti e poi vedere cosa è successo sugli altri campi”.

– Quale partita rigiocherebbe: “Sicuramente quella in casa con l’Atletico, che è rimasta un po’ così, ma dall’altra parte credo che questo gruppo ha dato tantissimo, e basta vedere poi cosa l’Atletico ha fatto dopo. Non sempre i galacticos vincono nel mondo, anche altri ottengono risultati importanti”.

– Sulla gara di domani: “E’ una partita importante, il gruppo deve regalare qualcosa ai tifosi, i ragazzi hanno voglia di chiudere bene la stagione, dando una bella serata a tutti i milanisti vicini alla squadra. Sappiamo che non sarà semplice e facile perché il Sassuolo sta bene e gioca bene, facendo vedere ottime cose a livello fisico e tecnico, quindi non sarà una passeggiata”.

– Su Balotelli: “E’ presto per dire se sarà un riferimento per il futuro”.

– Un bilancio di questi mesi: “Mi sono divertito molto, con i lavoro quotidiano, l’esperienza nelle partite, con gli alti e bassi che ci sono nello sport. Sono contento di tutto, è stato tutto molto bello. Sono orgoglioso di aver visto una squadra reagire, diventare coesa, con un spirito combattivo perché senza l’orgoglio professionale diventa tutto molto brutto”.

– Sulle parole di Berlusconi di ieri: “Ho detto anche la settimana scorsa che non avrei più parlato del presidente qui in sala. Da parte mia non è cambiato nulla sulla mia posizione. Continuo a dire che non comunico con la società attraverso i media”.

–  Su El Shaarawy: “Possiamo pensarci a lui dall’inizio, anche se dall’altra parte abbiamo dei giocatori che hanno già un certo ritmo di partite. Ma lui è stato bravissimo a Bergamo, e anche domani darà il suo grande supporto in campo, con il talento e la voglia di rimettersi in mostra. Per me è un giocatore fondamentale, importante per il futuro del Milan. Il Mondiale? Ha avuto un po’ di difficoltà i primi giorni, la delusione è normale, l’Italia è una nazionale importante. Ma oggi staranno tutti focalizzati sulla partita di domani”.

– Inizia la conferenza

Il mister a Milan Channel: “Dopo Bergamo abbiamo fatto le nostre analisi, siamo partiti forte, così è stato per 15′ poi abbiamo perso il controllo della partita. Poi loro hanno avuto le loro occasioni nel primo tempo, così come noi, però il loro controllo era maggiore. Nel secondo tempo abbiamo spinto, trovato il gol, poi è arrivato il rigore e succede, capita. Sentivamo di poter fare il secondo gol ma poi il calcio è anche questo, con l’Atalanta che trova il gol all’ultimo secondo compromettendo un pareggio che era giusto. Mastour? E’ veramente giovane, è chiaro che ha talento, il Milan vuole portarlo avanti come progetto specifico, il signor Galliani ha curato i dettagli contrattuali con attenzione e insieme abbiamo scelto un percorso per lui affinché possa abituarsi a un livello superiore, anche fisicamente. La squadra è partita bene con l’Atalanta, già dopo 30 secondi abbiamo fatto una buona azione. L’atteggiamento è stato buono dall’inizio, ma anche loro sono stati bravi, dobbiamo riconoscere a volte che gli altri ci mettono in difficoltà. Non tutti magari avevano la stessa brillantezza, Taarabt non era al meglio per questo l’ho fatto riposare ma poi quando è entrato ha cambiato gli equilibri della gara. Io devo fare le mie scelte anche a seconda di quello che vedo in settimana. Il derby ovviamente non è uguale all’Atalanta, anche l’ambiente è diverso per tutti. Noi volevamo e dovevamo essere più lucidi, fare di più, però dopo una stagione così lunga e impegnativa a livello psicologico non possiamo rimproverare i ragazzi per una partita persa in quel modo lì tra l’altro. Hanno dato tutto quello che avevano e questa è la cosa più importante. Io generalmente uso poco la maschera, anche nei momenti di difficoltà ho molto equilibrio, ma io i sentimenti li ho, sono un essere umano e quando vedi certi atteggiamenti non ti fa piacere. Ma quello che mi ha dato conforto e tranquillità è stato il rapporto con il gruppo, perché se lo spogliatoio fosse stato diviso non avremmo fatto certe cose da quando sono arrivato. Le cose scritte e dette non combaciavano mai da quello che sapevo io, che ho un contatto diretto con il club”.

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