Raiola: “Balotelli non è un leader. Al Liverpool l’ultima occasione”

“Ditemi che sono grasso, butto, zotico, testa di c…o. Non me ne frega niente e non mi lamento: ho l’autostima, io”. Personaggio, come i suoi assistiti. Sempre protagonista nelle sue trattative, Mino Raiola è l’uomo che sta portando Mario Balotelli dal Milan al Liverpool e al Corriere della Sera spiega: “Ho ancora tante piccole cosa da sistemare, il contratto lo chiudo lunedì o martedì”.

“Non è vero – spiega – che ho chiesto al Liverpool una percentuale esagerata. Con gli inglesi c’è una trattativa molto fluida, corretta, basata sui contenuti. Va avanti da tre mesi. Non è uno scoop. Il Liverpool è sempre stata l’unica squadra che ho trattato per Mario in Inghilterra. Tre giorni fa non c’era niente in ballo: si parlava del Liverpool ma non c’era un’offerta. Se tu mi chiedevi se c’è un’offerta, io rispondevo di no”.

L’addio al Milan: “Era arrivato il momento di divorziare dal Milan. Perché? Una sensazione, un sentimento. Non c’è stato un fatto, un avvenimento, una litigata. Niente di niente. Non è vero che si sono incrinati i rapporti. Io sono sempre stato negativo sul ritorno di Mario in Italia: la pressione, le aspettative, la stampa… Giocare in Italia per lui è molto più pesante che all’estero. Ma aveva insistito Mario: dal City voleva andare al Milan”.

Infine, senza mezzi termini avverte il suo assistito: “Mario (col Milan, ndr) ha giocato bene 6-7 mesi, dando un apporto determinante per andare in Champions. Ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader. Ho cercato per lui una squadra dove può essere un elemento importante senza che gli chiedano di fare il leader. Il Liverpool ha Gerrard: lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio. Ora tocca a lui. Un altro flop non è consigliabile. Se il Liverpool è l’ultima spiaggia? Ad altissimo livello sì. O la va o la spacca…”.

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