Abate al veleno: “Seedorf non sapeva gestire il gruppo. Juve? Ce la giochiamo. E sul rinnovo…”

Ignazio Abate è uno dei senatori dello spogliatoio, per qusto quando parla le sue parole fanno sempre notizie. Intervistato da Il Giorno, il terzino rossonero si è soffermato su molti punti della rosa del Milan, a partire dalla gestione del gruppo di Inzaghi rispetto a Seedorf: “Arrivare allo scontro diretto con la Juve a punteggio pieno è un sogno che cullavamo dal ritiro. La nostra squadra rispecchia il manico dell’allenatore e Inzaghi ha riportato entusiasmo e regole. La scorsa stagione alcuni avevano preso un brutto andazzo. Arrivavano a Milanello per timbrare il cartellino e poi tornare a casa. Ora è diverso. Pippo è tosto, un tecnico esigente che pretende il rispetto reciproco. In passato non era così scontato”.

“Sarà bella da giocare – continua Abate sul big match di sabato, Milan-Juventus. Uno stadio pieno, 80mila persone a dare la carica. La Juventus è la squadra più forte di tutte, i valori alla fine emergeranno in classifica: hanno vinto tre scudetti, si conoscono a memoria. Ma in novanta minuti può succedere di tutto. Cos’è cambiato tatticamente con Pippo? Difendiamo da squadra con gli attaccanti che tornano molto. Con la Lazio abbiamo difeso molto bassi e abbiamo colpito in contropiede, con il Parma però abbiamo fatto noi la partita. Balotelli? Mario non c’entra nulla. È cambiato lo spirito del gruppo. Siamo lo specchio dell’anima di Inzaghi: lo si nota quando dalla panchina i compagni esultano per una rete ed entrano in campo per abbracciarci”.

Infine anche il capitolo rinnovo del contratto, in scadenza nel 2015, ma per Abate non sembrano esserci problemi: “Il mio agente ne sta parlando con la società. Il Milan conosce le mie esigenze, Galliani è soddisfatto del mio lavoro e una soluzione si troverà. Poi ci sono tanti fattori che potrebbero far cambiare le cose. Ciò che mi ha fatto male è stato leggere le cifre che avrei richiesto per firmare. Cifre ben lontane dalla realtà”.

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