Galliani a La Stampa: “Berlusconi grande motivatore, che feeling con Pippo. Balo? Voleva andarsene”

Alla vigilia della super sfida con la Juventus, Adriano Galliani ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa:

Sulla scorsa stagione: “E’ andata storta soltanto in campionato, nonostante avessimo un passo da retrocessione, in Europa siamo stati gli unici ad arrivare agli ottavi”.

Su Seedorf: “Richiesta danni? Ad oggi, il signor Seedorf non ha fatto nessuna richiesta”.

Su Allegri: “Ha fatto male solo il girone di andata 2013/2014. Nel calcio non bisogna avere rimpianti perché non esistono controprove. Siamo rimasti in ottimi rapporti come con Ancelotti, Leonardo, Sacchi e Capello”.

Su Conte: “Quanto è stato vicino al Milan? La domanda andrebbe fatta al ct, certamente Conte è un grandissimo allenatore e un po’ di corteggiamento c’è stato. Secondo me Inzaghi gli assomiglia molto. Essere stati compagni di squadra li ha resi più simili, hanno le stesse idee tattiche e su come si tiene un gruppo”.

Su Berlusconi: “Nessuno più di me conosce la capacità di saper motivare gli uomini di Berlusconi. Ricordo l’effetto che aveva su di me, quando uscivo da Arcore volavo. Penso accada una cosa simile anche ai calciatori. Il suo feeling con Pippo? E ‘ sempre stato così anche da calciatore. Mi ricordo la telefonata che il presidente gli fece prima della finale di Atene, era sicuro che segnasse una doppietta. Eppure vi assicuro che non stava in piedi. Io stesso chiesi ad Ancelotti se non fosse il caso di far giocare Gilardino. Pippo era un morto, inguardabile. Ancelotti mi rispose: è vero, non sta in piedi, ma questo domani ti fa due gol. Lui e il presidente ci prendono alla grande”.

Su Balotelli: “Abbiamo avuto un ottimo rapporto, ma a un certo punto ho capito che voleva andarsene. Lo considero potenzialmente un grandissimi giocatore e quindi gli auguro di proseguire il suo percorso di crescita. Finita l’era dei bad boys? Diciamo che adesso facciamo più attenzione agli aspetti umani, oltre che a quelli tecnici”.

 

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