Gattuso: “A Creta situazione difficile, ma non mollo. Non invidio Seedorf ed Inzaghi”

La sua sfuriata nel post partita contro l’Atromitos, quindici minuti di pesanti critiche ai giornalisti greci, ha fatto il giro del web, ricordando il collega Malesani ai tempi del Panathinaikos. Ma Gennaro Gattuso, allenatore dell’Ofi Creta, ha poca voglia di scherzare e spiega a Repubblica la difficile situazione nella quale è costretto ad allenare: “Abbiamo già tanti problemi, e qualcuno si diverte a crearli dal nulla. Qualche settimana fa ho cacciato due giocatori cretesi, che non rispettavano le regole e questi vanno continuamente ad Atene a raccontare una marea di falsità ai media. Hanno detto che io sarei addirittura pronto ad andarmene e non potevo restare in silenzio“.

Ringhio poi spiega il momento difficile del club che allena: “Il club rischiava di non iscriversi al campionato, ma la crisi che si sta vivendo in Grecia non è un buon motivo per arrendersi. Io e il mio staff sapevamo delle difficoltà, e, nonostante guadagniamo poco, lavoriamo dodici ore al giorno e stiamo facendo i miracoli. Abbiamo undici giocatori nuovi in rosa e nonostante ciò abbiamo sei punti dopo quattro partite, perdendo solo contro due squadre d’alta classifica, tra cui l’Olympiakos che è di un’altra categoria rispetto a qualunque altra squadra del campionato“.

Alla domanda se lui invidi gli ex compagni Seedorf ed Inzaghi che come prima esperienza hanno subito allenato il Milan, l’ex centrocampista risponde: “Assolutamente no, anzi io sono stato criticato per aver scelto di allenare il Palermo di Zamparini, che, giusto per ribadirlo, è andato in Serie A con la squadra costruita da me. Il calcio non è solo in Italia, Creta è stimolante ed i nostri tifosi sono fantastici. Non mi spaventa nulla, sarei andato pure in Azerbaijan ed un anno qui ne vale cinque da un’altra parte. Qui mi devo occupare di tutto, faccio il manager all’inglese, esco di casa la mattina e torno la sera, ma allenare e la mia droga e a me va bene così“.

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