Dallo shopping ad Inzaghi, fino al sushi: così Honda è rinato al Milan

Keisuke Honda, quello vero. Il mese di agosto si è concluso nel migliore dei modi, con le prodezze a Valencia (punizione magistrale), Trofeo TIM e Lazio nell’esordio in campionato, settembre servirà invece per verificare seriamente la rinascita del giapponese. Il suo impatto in Italia poteva essere diverso e migliore, ma per Honda si è trattato di un cambiamento enorme, di vita prima e di calcio poi. Il Milan dello scorso fine stagione lo ha vissuto nel pieno della crisi: l’esonero di Allegri, l’arrivo e le polemiche con Seedorf. Serviva pazienza e vicinanza, soprattutto riposo dopo un campionato russo giocato per intero.

Da Honda anomala a Honda energetica, molto merito è di Filippo Inzaghi. SuperPippo lo ha fin da subito elogiato in pubblico e messo in campo, lo sta facendo rendere al meglio. Honda è un professionista serio e silenzioso, un uomo intelligente. Ma per spiegare il presente del numero 10 rossonero, La Gazzetta dello Sport stamane svela diversi ed interessanti retroscena. Honda innanzitutto si è ambientato di più nel nuovo territorio, dopo un primo periodo in hotel è passato in un appartamento in zona Montenapoleone, al centro dello shopping milanese (sua attività frequente, specie nelle boutique). Di più: sta imparando velocemente l’italiano grazie a lezioni private a Milanello, mangia sushi insieme all’amico Nagatomo e ha a disposizione lo stesso autista di Beckham: sponsor e seguito, forse simili.

Il gol di domenica scorsa è stato il primo in Serie A a San Siro, l’anno scorso realizzò lo stesso numero di reti ma in 14 sfide. A piccoli record e grazie a grandi passi Honda si è preso fiducia, rispetto e spazio, ora è in sintonia con l’ambiente e pronto a firmare per un Milan al massimo.

Impostazioni privacy