Da Rami a Saponara: quando il riscatto non fa rima con fiducia

A ripensarci adesso viene quasi da sorridere. La tifoseria aspettava il suo ingaggio a braccia aperte, lui, dal canto suo, aveva giurato fedeltà ai colori rossoneri con un trasporto che da tanto tempo non si era visto. Poi, nel giro di pochi mesi, l’oblio. Sì, perché Adil Rami, in questo momento, sembra davvero esser ai margini del progetto rossonero. Il feeling con Pippo Inzaghi è quasi inesistente: il tecnico, consapevole del rischio enorme che si sta prendendo, gli preferisce elementi meno blasonati e apprezzati a livello di tifo. A questo punto inizia a risultare di difficile comprensione anche la scelta della società: perché dare al proprio tecnico un elemento in cui di base lui non crede, per giunta proprio nel reparto più problematico.

Il caso di Rami, purtroppo, non è isolato. Anche Saponara e Albertazzi, nonostante il riscatto e l’apparente fiducia estiva, appaiono tutt’altro che inamovibili. Il trequartista ex Empoli, in particolare, potrebbe lasciare la casacca rossonera già a gennaio. L’esperimento della mezz’ala è rimasto in sospeso, provato soprattutto per esigenze del momento. Adesso, con l’arrivo di van Ginkel e dopo il rientro di Montolivo, sarà ancora più chiuso.

La stessa sorte, infine, potrebbe capitare anche ad Albertazzi, chiuso dagli altri terzini. I posti da titolare sembrano esser un affare tra Abate, De Sciglio e Armero. Se reggeranno fisicamente sarà difficile, molto difficile che il giovane riesca ad inserirsi in qualche modo.

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