Roma: Nainggolan e Gervinho they rule

In occasione della gara precedente la sosta natalizia, valida per il sedicesimo turno di Serie A, il Milan è atteso allo Stadio Olimpico per affrontare la Roma di Rudi Garcia. Partita difficile. I giallorossi sono la seconda forza del campionato, nonché una tra le squadre più forti d’Europa, per lo meno sulla carta. Malgrado siano stati eliminati dalla fase a gironi di Champions League, i capitolini possono vantare un ottimo organico, composto da giocatori in possesso di grandi potenzialità. Potenzialità che, nelle partite decisive, non sempre vengono però messe in mostra. Ecco allora che il Milan, con una partita caratterizzata da spirito di sacrificio e concretezza, potrebbe centrare l’impresa.

Punti di forza: il centrocampo; Gervinho.
I successi della Roma hanno radici in un centrocampo molto forte, in grado di alternare al meglio le due fasi, di recuperare una marea di palloni, di garantire dinamismo, qualità e continuità di rendimento. Keita, De Rossi e Nainggolan sono tre mediani di altissimo livello, portatori di grinta, corsa, senso del gioco e della posizione, abilità nella fase di recupero palla, di impostazione dell’azione e di inserimento. Superarli, nella battaglia nella zona nevralgica del terreno di gioco, è un’impresa tutt’altro che semplice. Mediani completi. Inoltre, sulla fascia, i giallorossi possono contare su un esterno d’attacco del calibro di Gervinho che, se in forma, eccelle per cambio di passo, velocità, resistenza, propensione al dribbling e all’azione personale, doti tecniche, carisma, qualità da contropiedista ed esplosività. I terzini rossoneri sono avvisati.

Punti deboli: De Sanctis; Maicon.
L’anello debole della Roma è di certo Morgan De Sanctis. L’estremo difensore capitolino è solito alternare grandi interventi a svarioni gravi e ingenui. Svarioni gravi e ingenui che possono riguardare sia le uscite, sia i tiri dalla distanza e che sono caratterizzati dalla perdita della giusta concentrazione e da un eccesso di sicurezza. Insomma, nonostante sia capace anche di mettere a segno parate difficili e importanti, De Sanctis non garantisce continuità di rendimento e non costituisce una saracinesca, tanto che nelle ultime uscite ha avuto sulla coscienza alcuni evitabili gol subiti dalla Roma, partite contro il CSKA Mosca e il Sassuolo docent. Superarlo, specie se tenuto sotto pressione con costanti conclusioni dalla distanza, non è un’utopia. Infine, sulla destra, dovrebbe esserci un Maicon in netta parabola discendente. Se puntato, potrebbe andare in netta difficoltà, mentre potrebbe non incidere nemmeno in fase di spinta.

Giocatore chiave: Radja Nainggolan.
E’ il centrocampista belga il fulcro del gioco della Roma. Sì, proprio così. A dispetto dei più sponsorizzati compagni di squadra e di reparto, è Nainggolan il perno dei giallorossi. Centrocampista capace di unire con estrema facilità e naturalezza la fase di copertura e di inserimento, l’interno giallorosso è solito interdire con ottimi risultati, garantire dinamismo ed effettuare incursioni vincenti ed efficaci nelle aree avversarie. Mediano di alto livello, tra i più forti in circolazione.

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