Barbara gioca d’anticipo: ecco i risvolti dell’accordo con Emirates

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano MI-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Si sapeva che Barbara Berlusconi avesse particolare fretta di chiudere l’accordo di sponsorizzazione con Fly Emirates. E così l’amministratrice delegata rossonera ha spiazzato tutti, convocando per questa mattina una conferenza stampa congiunta con il numero uno della compagnia aerea, Tim Clark, per annunciare il rinnovo del contratto in scadenza a giugno.

Spiazza perché nell’ambiente Milan si ipotizzava che l’intesa non potesse arrivare prima della fine dell’anno. Anzi. Lo sbarco della squadra a Dubai per il ritiro invernale, con tanto di amichevole di lusso contro il Real Madrid, il 30 dicembre, era stata da più parti considerata l’occasione propizia per l’affondo finale sul tema della sponsorship. Non tutti ci credevano visto che, ad esempio, il Milan è fuori dall’Europa e la concorrenza per rientrarci rapidamente è piuttosto agguerrita. Piuttosto va detto che Emirates sta ampliando il suo raggio d’azione in Italia, considerato un mercato strategico. E’ di pochi giorni fa la collaborazione con Trenitalia per l’integrazione modale aereo-treno. Non solo. Negli ultimi mesi è aumentata la capacità cargo di Emirates da e per l’Italia e, secondo i dati della società aeroportuale milanese Sea, da quando la compagnia di Dubai ha inaugurato il volo Milano-New York il traffico sulla Grande Mela è cresciuto del 50 per cento.

Dati che testimoniano come dall’estero si creda ancora sull’Italia e su Milano. E quest’aspetto, unito alla caparbietà della giovane Berlusconi, ha portato alla firma del nuovo accordo col Milan prima della fine dell’anno. Già, perché nel 2015 la partita si sposterà sul tavolo delle istituzioni. Assicurati nel bilancio i proventi da Fly Emirates (si parla, udite udite, di un quinquennale da 100 milioni tondi), il Milan ora spingerà sul capitolo stadio con il Comune di Milano. Non è tramontata l’ipotesi di costruire l’impianto su una parte dei terreni dove si svolgerà Expo 2015. Anche la società Arexpo si è convinta della necessità di vendere a lotti, visto che il primo tentativo di chiudere il pacchetto completo è miseramente fallito.

Ora sta tutto nella diplomazia delle parti, meglio ancora se dalla parte del Milan c’è un progetto a prova di bomba dal punto di vista finanziario. E in quest’ottica entra in gioco l’asse con Manfredi Catella di Hines, uno degli uomini più brillanti del Real Estate italiano. Dagli ambienti di Palazzo Marino filtra un clima di attesa per valutare “ipotesi concrete”. E ora Barbara potrebbe realmente scoprire le carte. Con un mese d’anticipo.

Twitter: @Chrisbad87

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