CHIAVE TATTICA/ L’importanza della fase difensiva

All’Olimpico di Roma, un Milan grintoso, generoso, compatto, ben organizzato, corto e perfetto sotto l’aspetto tattico, pur terminando in inferiorità numerica, riesce a strappare un pareggio prezioso. Un pareggio che dimostra come, coprendosi bene e cercando di ripartire in velocità, i rossoneri possano impensierire qualsiasi avversario.

Sin dalle prime battute di gara, i padroni di casa provano a fare la partita, ma il Diavolo si chiude al meglio e concede pochissimi spazi: le punte ripiegano in maniera continua e regolare, aiutando con successo Bonera e Armero e impedendo alla Roma di impossessarsi delle corsie laterali, mentre i centrocampisti interni alternano alla perfezione la fase difensiva a quella di inserimento, rimanendo all’occorrenza bassi e bloccati, assicurando dinamismo, facendo densità in prossimità della linea mediana, proteggendo il pacchetto arretrato, recuperando molti palloni e concedendo pochi varchi tra le linee. In questo modo, la Roma non riesce a sfondare e, in determinate situazioni, si espone ad azioni di rimessa.

Nella ripresa il copione non cambia, anzi: i giallorossi iniziano a sbilanciarsi, mentre i rossoneri, che continuano a difendersi al meglio, crescono e possono colpire in contropiede. Le possibilità per assistere a un’impresa del Diavolo ci sono, per lo meno fino al 70′, quando Armero viene espulso. Anche in dieci uomini, però, malgrado faccia fatica a ripartire, il Milan continua a lottare, a coprirsi e a non concedere varchi, tanto da subire una sola occasione tutto il secondo tempo e da ben contenere le sortite della Roma. I giallorossi non riescono a sfondare, grazie anche a un ottimo Diego Lopez, e gli uomini di Inzaghi, che legge bene la partita, portano a casa un buon risultato.

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