Casa Milan e nuovo stadio, ma la squadra non si fa a costo zero

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con CalcioMessina.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it. 

Nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia dell’ennesimo infortunio a Marco Van Ginkel che lo terrà ancora una volta fuori dai campi per un po’. Il centrocampista di proprietà del Chelsea è riuscito a collezionare due presenze in questa stagione, due match non certo indimenticabili dal punto di vista delle prestazioni. Il Milan nell’ultima sessione estiva di calciomercato ha fatto, come al solito, per lo più operazioni in prestito e a parametro zero, così erano state tali quelle fatte a gennaio durante la sessione invernale, con gli arrivi di Honda, Essien e Taarabt. In estate invece sono arrivati, con la stessa formula, Diego Lopez, Agazzi, Alex, Armero, Van Ginkel, Menez e Fernando Torres.

Solo per Jack Bonaventura, oltre che per la seconda metà di Rami, la società rossonera è stata costretta a mettere mano al portafoglio. L’ex atalantino è un giocatore giovane e di prospettiva, ma già pronto ad indossare la maglia nel Milan e, non a caso, si sta dimostrando all’altezza della situazione, risultando importantissimo per Pippo Inzaghi, anche nell’ottica di una duttilità tattica che ormai sta a cuore alla maggior parte degli allenatori. Sembrano essere stati spesi più che bene, quindi, i circa 8 milioni pagati per il centrocampista offensivo azzurro. Rami, Poli, Bonaventura non sono stati pagati tantissimo, come detto, ma fanno parte delle poche scommesse vincenti fatte da Adriano Galliani nell’ultimo periodo. Come si dice in gergo: soldi che sono stati spesi bene per varie ragioni, sia tattiche che tecniche.

La politica dei prestiti o dei parametri zero, invece, non sembra più dare i frutti sperati, ma per la verità questa è una tendenza che non riguarda solo le ultime due sessioni di calciomercato. Se si tolgono i casi di giocatori certamente validi e che stanno dimostrando tutto il loro valore, come Menez e Diego Lopez, infatti, per il resto, tra infortuni e scarso rendimento, il mercato fatto a zero euro non porta più bene dalle parti di Milanello. L’emblema di questo fallimento sembra proprio essere Fernando Torres, ma in generale i tre pacchi regalo che, da Londra sponda Chelsea, sono stati recapitati direttamente a Milano. Difficilmente Josè Mourinho decide di sbarazzarsi di un giocatore se sa che può dargli ancora qualcosa, ma in casa Milan, questo, sembrano non averlo capito del tutto.

La squadra, purtroppo, resta mediocre e, nonostante l’impegno messo in campo dai giocatori e quello encomiabile dimostrato giorno dopo giorno da Pippo Inzaghi, non può essere molto diversa da quella che ha arrancato nelle ultime sette giornate, in cui è arrivata solo una vittoria e tante delusioni. La classifica ora recita un settimo posto che migliorerebbe di solo gradino la posizione conquistata (si fa per dire) al termine della scorsa stagione. Un piazzamento che vedrebbe ancora una volta il Diavolo fuori da qualsiasi competizione europea. Dalle parti di Casa Milan si parla di progetti in grande stile, dal nuovo accordo con lo sponsor al nuovo stadio tutto di proprietà rossonera, ma oltre al marketing e alla forma c’è poco altro. Serve un’inversione di tendenza, soprattutto per quel che riguarda il mercato, e, se davvero si punta a tornare grandi nel breve-medio termine, bisognerà cominciare a mettere mani al portafogli.

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