La cresta non segna più: tutti i numeri della crisi di El Shaarawy

Il “Corriere dello Sport” ha fatto un’accurata e interessante analisi sui giovani della serie A che stanno deludendo e che non stanno rispettando le aspettative. Tanti i nomi che hanno fatto vedere grandi colpi ma che poi si sono persi, da Iturbe a Kovacic, da Keita della Lazio al portiere Bardi che ha perso il posto al Chievo. Da Destro a Morata che faticano a imporsi. E inevitabilmente non poteva non essere inserito in questa lista anche Stephan El Shaarawy.

L’ex Padova dopo l’exploit di due anni fa si è completamente smarrito, l’anno scorso è stato praticamente fuori tutta la stagione per infortunio m anche i primi mesi di questa sono stati tutt’altro che esaltanti. Quello che preoccupa di più è l’assenza dal tabellino dei marcatori, un solo gol in 795 minuti, a fronte dei 16 in 26 partite da settembre 2012 a febbraio 2013. Con questa differenza abissale ci si chiede quale sia il vero Faraone e se quell’esplosione non rimanga solo un’oasi nel deserto che difficilmente si ripeterà. La fiducia di Inzaghi non è quasi mai mancata ma le risposte sul campo tardano ad arrivare e quella maledetta traversa nel derby sembra averlo bloccato ancora di più. Nessuno discute l’impegno, la voglia e la professionalità del 92 rossonero, le lacrime dopo il gol alla Samp testimoniano una grande sensibilità ma anche uno stato di malessere, non più trascurabile. In questi giorni il suo nome è tornato nelle trattative di mercato, il Borussia Dortmund sarebbe sulle sue tracce e non è escluso che questa volta Stephan non accetti la corte di un club estero.

In attesa di capire quale sarà il suo futuro il Milan ha l’obbligo di recuperare il suo talento, anche per la Nazionale. Conte lo ha riportato in azzurro, crede nelle sue capacità e vorrebbe tornare a rivedere quella cresta che dominava, segnava e faceva impazzire le difese di tutta Italia.

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