SM RELIVE/ Inzaghi: “Pronti per il Napoli, ma non ancora grandi. Il Genoa aveva più voglia, furioso con i miei. Muntari, caso chiuso”

Dal nostro inviato a Milanello

Milan-Napoli, meno uno. In attesa della sfida sul campo, domani sera (20.45) a San Siro, Filippo Inzaghi, allenatore rossonero, si presenta in conferenza stampa a Milanello.

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13.25 – Termina qui la conferenza.

Su Honda: “Si allena da tutta settimana, deciderò quando inserirlo“.

Sulla difesa: “Speriamo conceda poco domani. Alla fine non la vincerà un reparto ma tutta la squadra nelle due fasi e nella fase di possesso e non possesso. Ci sono troppe varianti per pensare che un reparto possa decidere una gara del genere“.

Sulle italiane qualificate in Europa: “Sono contento per le squadre, per il calcio italiano è positivo. Noi abbiamo il vantaggio di preparare una partita a settimana“.

Formazione: “Sarà impossibile fare sempre la stessa se non ci sono i giocatori perché si infortunano. Ho idee le chiare, se le cose vanno bene si ha la continuità“.

Momento Milan: “Sta cambiando il risultato finale, non il gioco. Stiamo raccogliendo meno di quello che abbiamo seminato, mi lascerebbe più preoccupato il contrario. Quando c’è la prestazione, i risultati poi vengono. La rabbia agonistica c’è sempre stata. Non si può fare un caso. Se mancasse domani sarebbe preoccupante, ma non credo succeda. Non vedo meno gioco e meno voglia di fare bene. Ci è mancato qualche punto, con Inter e Sampdoria ad esempio. Dobbiamo vincere certe partite o comunque non perderle se vogliamo ambire al terzo posto“.

Su Torres: “Passeremo per i gol degli attaccanti, vedo tutta settimana i miei giocatori e poi decido. Non posso andare dietro alla chiacchiere. Mi auguro che Torres e Pazzini ci facciano quei gol per farci cullare quel sogno in classifica. Torres è contento di stare qui e noi siamo contenti di averlo“.

Su Benitez: “Per me è stimolante affrontarlo. Alla fine sarà una partita tra Milan e Napoli, saranno i giocatori a dare il meglio che hanno. Per battere questo Napoli ci vorrà un grande Milan, domani può essere l’occasione giusta per dimostrarlo. Atene è un bel ricordo, è la serata più bella della mia vita“.

Infortunati: “Il recupero sarà dopo le vacanze. Spero di riavere Alex, Abate e De Sciglio per la ripresa del campionato. Abbiamo Zapata che ha fatto sempre bene, spiace lasciarlo fuori a volte, Mexes e Rami stanno facendo bene. Non dimentico Zaccardo e Albertazzi. Non guardo agli assenti, non è giusto per chi sta giocando e per chi mi sta dando il massimo“.

Maledetti calcio d’angolo: “Abbiamo avuto 71 corner contro e abbiamo subito 5 gol. La Juve non ne ha preso nemmeno uno, anche se ha caratteristiche diverse. Cerchiamo un rimedio, ma siamo nella media. Una squadra che vuole crescere non può perdere per un corner, ho detto anche ai miei giocatori che ci vuole più attenzione perché questa non basta ancora. Se passeremo a marcare a zona? Misto-zona. Non sono per le rivoluzioni. Per marcare a zona ci vogliono sincronismi che non si possono preparare in pochi giorni, adotteremo dei correttivi che ci possono dare una mano nel tempo“.

Su Bonaventura in attacco: “Può fare tutto. Ha quella fame giusta oltre all’intelligenza. Siamo contenti del suo arrivo“.

Centrocampo, chi gioca?Ho tante soluzione, avrei voluto riproporre proprio van Ginkel. Oggi cercherò di capire come sostituirlo, non sono legato al 4-3-3 ma ai miei giocatori, dopo l’allenamento deciderò lo schieramento. Perché Poli e non van Ginkel con il Genoa? Avevo più bisogno di energie piuttosto che tecnica“.

Sull’episodio van Ginkel-Muntari: “E’ stato un intervento duro, non killer. Altrimenti Muntari sarebbe già fuori rosa. Spiace per Marco, ma non c’era intenzione di far male. Il caso per me è chiuso. Sono arrabbiato perché escono notizie non giuste su questo caso, ma adesso c’è una bella armonia“.

Sul Napoli: “Ha l’attacco più forte del campionato, cercheremo di sfruttare le nostre caratteristiche per metterli in difficoltà. Abbiamo cercato di preparare la partita nel miglior modo possibile. Ci vorrà il miglior Milan, abbiamo voglia di reagire“.

Rabbia Pippo: “Martedì mi sono arrabbiato. Il Genoa non ha creato molto e ci ha battuto, ha avuto più fame di noi: non era mai successo. Non possiamo permetterci di perder punti per un calcio d’angolo: è difficile da digerire. Una gara del genere si deve almeno pareggiare. I ragazzi sanno che ero molto deluso, sono felice dell’atteggiamento avuto in allenamento. Ora c’è la prova del campo, lasciamo da parte i proclami e le parole: ho sempre volato basso, la crescita di una squadra passa da alti e bassi e speriamo di cogliere la possibilità di raggiungere il terzo posto. Un episodio non può condizionare tutto. A Genoa abbiamo fatto male nel secondo tempo: quando sei sotto, dopo aver avuto la palla per andare in vantaggio, la reazione è stata un po’ disordinata. Capiterà di andare in svantaggio, ma speriamo che sarà diverso. C’è stato disordine, non la voglia di non vincerla. Dobbiamo migliorarci. Anche il Napoli e Inter fanno fatica: tutti devono crescere. Tutti chiedono tempo e noi ne abbiamo bisogno“.

Dal Genoa al Napoli: “Non si può sempre tirare in porta e fare gol, con il Genoa sarebbe stato importante andare in vantaggio perché si sarebbe cambiata l’opinione di tutti. Domani abbiamo un banco di prova contro una squadra forte, cercheremo di dare una risposta positiva rispetto a Marassi“.

13.00 – Inizia la conferenza.

12.50 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Inzaghi, in anteprima, ai microfoni di Milan Channel: “Quando ho giocato contro Benitez ho sempre segnato? Di sicuro domani non posso farlo… E’ sempre bello e importante sfidare un allenatore ed un avversario del genere: per noi sarà un bel banco di prova, ci dirà tanto. Abbiamo fatto una bella settimana, siamo pronti e convinti che una partita positiva ci potrà dare grande forza. Van Ginkel? Dispiace molto per quello che gli è successo, quello di Muntari era un contrasto duro ma non premeditato, ieri in allenamento c’era tanta intensità, la giusta intensità prima di una gara del genere. Muntari è intervenuto sul pallone e ha chiesto subito scusa, poteva capitare a Milanello come la domenica: per me è finita lì. Senza questa voglia sarebbe più difficile vincere. Non è stato un intervento-killer, se no mi sarei fatto sentire. Sulley è un bravissimo ragazzo, era dispiaciuto e fa sempre il massimo. Van Ginkel avrebbe giocato, peccato: vederlo andare via in stampelle mi è dispiaciuto, ora stiamogli vicino. TIM Cup? Avremo modo di prepararla al meglio, ma pensiamo a Napoli e Roma, poi a gennaio avremo due turni alla nostra portata: senza coppe, è un obiettivo primario. Le partite hanno sempre dei momenti diversi, a seconda se si è in possesso o non: il Napoli, a differenza del Genoa, ha grande qualità davanti, speriamo ci faccia giocare di più e spero sia un bel match. Servirà grande attenzione. Ho rivisto un paio di volte Milan-Napoli dello scorso anno, quando Higuain dal nulla segnò un gol incredibile: le difficoltà le conosciamo. Con il Genoa non male nel secondo tempo, mi sono arrabbiato con i miei per la ripresa perché dovevamo pareggiarla, per come avevamo giocato e per quanto poco hanno fatto loro. Se vuoi diventare grandi in questi casi devi almeno fare 0-0. Montolivo-De Jong? Chiacchiere da bar che non mi piacciono. De Jong era pienamente recuperato, Montolivo è fondamentale: è un obbligo reinserirlo piano piano, era quasi un mese che si allenava con noi. Sono contento di averlo fatto partire dall’inizio. Chi ha fiducia nella mia professionalità deve rispettare quello che vedo durante la settimana. Devo cercare di fare il bene del Milan, quella soluzione ci poteva aspettare. E se avessimo vinto? Io guardo la prestazione, non ottimale. Da questa situazione si può uscire con il lavoro. La squadra non è in grado di attuare questo salto. Mi spiace di non essere arrivato al terzo posto. Noi dobbiamo trovare continuità, ci è mancato quel salto di qualità che tutti fanno fatica a fare. Lo stesso Napoli, che voleva vincere lo scudetto, è lì con noi, stessa cosa l’Inter che ha preso l’allenatore probabilmente più bravo sulla piazza. Berlusconi? Tutti conoscono la società Milan. Le parole del presidente devono essere da stimolo. Lui sa tanto, sa che ci vuole pazienza, quando perdiamo mi chiama tutti i giorni. Con questa unità di intenti, sponsor, tifosi e società, cercheremo presto di tornare ai grandi livelli di un tempo. Ma non vogliamo illudere nessuno. E’ mio dovere che alla fine dell’anno i giocatori abbiano dato tanto“.

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