Una febbre da… record. Torna il vero Menez, il Milan ai suoi piedi

Prima l’allarme, poi la sveglia: infine, due squilli. Una domenica piena di scossoni per Menez, un pomeriggio di sorrisi per il Milan. Fino alle 13 di ieri il francese sembrava ad un passo dall’esclusione causa febbre, il termometro, rivela stamane La Gazzetta dello Sport, segnava 37.7° e Pazzini era pronto a scalzarlo.

Ma a ridosso del fischio d’inizio il numero 7 rossonero ha ripreso buona salute e dato l’ok per scendere in campo. E Inzaghi lo ha schierato senza paura, un piccolo rischio dall’enorme beneficio. Menez, dopo un primo tempo di adattamento, ancora troppo solista, ha messo in ginocchio da solo l’Udinese: l’1 a 0 su rigore (quattro su quattro in stagione) lo ha liberato, il resto racchiude il suo genio, tutto da gustare nel raddoppio finale: scatto, dribbling e missile di sinistro in rete. E’ tornato il vero Menez, quello decisivo: un gol-vittoria mancava dal lontano Parma-Milan del 14 settembre. L’attacco non può mai farne a meno e da centrale non c’è storia: rende dannatamente di più.

Grazie a questa doppietta l’ex PSG ha superato Honda, diventando il miglior marcatore della squadra con sette realizzazioni ed eguagliando il proprio record personale. Obbligatorio crescere ancora, ma con questo Menez, di sicuro, chiude la Rosea, lottare per il terzo posto sarà meno difficile.

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