Sì, sarà un mercato Immobile

Daniele Mariani è giornalista pubblicista. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Collabora con Mi-Tomorrow e il Giornale di Vimercate. E’ ospite di TopCalcio24 e Milan Channel. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

E’ tornato in campo, ama dire, ma sembra aver perso le misure di sempre. Silvio Berlusconi vede un Milan sicuramente in grado di lottare per arrivare in Champions, bugia superiore alla necessaria fiducia che qualsiasi numero uno è bello manifesti pubblicamente verso la propria azienda, famiglia in questo caso. Le presenze del presidente a Milanello aumentano seguendo il progressivo numero di stranezze dei suoi ormai classici venerdì. L’emblema di quello appena trascorso ricorda complimenti a gratis dopo la preoccupante sconfitta con il Genoa, una marea di ambizioni senza dare peso ai continui passi falsi nelle prestazioni.

Questo è il Milan vero, settimo in classifica, con pochi punti in più rispetto alla gestione Allegri, esonerato quasi fosse una malattia proprio un anno fa, e dal cammino peggiore rispetto al gruppo, meno coeso e meno forte, allenato Seedorf. Qui si raggiunge l’unico punto in comune tra i due mondi paralleli: Inzaghi va difeso, perché gli allenatori rossoneri devono smetterla di pagare colpe non loro ma dovute soprattutto a un mercato colpevolmente anonimo. In questo senso calza a pennello Immobile, di nome e di fatto. Uno dei tanti (non) obiettivi irraggiungibili messi in circolo dalla stampa per le felicità di tutti tranne che dei tifosi rossoneri, che invece si dovranno accontentare, forse, di Leonel Vangioni. Qualcosa di grosso potrebbe muoversi se gli ingaggi di Pazzini, Essien (MLS ipotesi reale) e anche Mexes si risolvessero già a gennaio, è questo l’unico modo per avere denaro da spendere. Il padrone dell’estate, poi, sarà El Shaarawy, cedibile con offerte da 20 milioni in su. In questo momento preciso il Faraone faccia come la mela marcia Balotelli: segnare, poi farsi apprezzare per l’impegno.

Stasera il Napoli arriva nel momento giusto, pronto a smascherare la vera identità del Diavolo a metà stagione: solo vincendo il terzo posto rimarrà realmente nel mirino, comunque distante. L’esatto contrario, però, rischia di verificarsi con la stessa percentuale e sancirebbe un nuovo addio ai sogni di gloria in campionato. Ma magari va bene così…

Twitter: @Nene_Mariani

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