Pippo come Carletto: a Natale rispolvera l’albero

Natale non può che portare l’albero. E così Filippo Inzaghi ha preso spunto dall’amico-mentore Carlo Ancelotti. Non è un caso, infatti, il tecnico rossonero domenica sera ha scelto il 4-3-2-1 tanto caro all’allenatore del Real Madrid. E i fatti gli hanno dato ragione, visto il 2-0 contro il Napoli di Benitez.

D’altronde, come ricorda oggi la Gazzetta dello Sport, questo modulo è un marchio di fabbrica del Milan, nato nella stagione 2002/2003 quando Ancelotti si ritrovò a gestire tanto materiale qualitativo tra Rui Costa, Rivaldo, Seedorf, Shevchenko, lo stesso Inzaghi. Silvio Berlusconi voleva tre attaccanti in campo, ma alla fine il tecnico ebbe ragione, soprattutto quando Sheva e Superpippo rimasero a lungo ai box per infortuni.

L’albero di Inzaghi è stato pensato e riprovato più volte prima della sfida contro i partenopei. La differenza è proprio tutta in Pippo: lui ai tempi di Ancelotti era il terminale offensivo di tutto, oggi Menez si muove in diagonale e in verticale, aprendo una marea di spazi e offrendo così imprevedibilità alla manovra.

 

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