Van Ginkel usa/getta, non sempre la meritocrazia viene premiata…

La sconfitta contro il Genoa rimbomba ancora forte nella testa del Milan e di Inzaghi. Sul mister rossonero sono piovute troppe critiche anche perché dopo la bella prestazione contro l’Udinese ci si aspettava quella continuità di rendimento, quel salto di qualità che invece non c’è stato.

In particolare fa discutere la gestione di alcuni giocatori che hanno giocato poco e, nonostante le parole di stima e fiducia, continuano a trovare pochissimo spazio. Il caso più eclatante è Marco Van Ginkel, centrocampista olandese in prestito dal Chelsea. Il classe ’92 dopo l’infortunio subito nella gara con l’Empoli è rientrato in gruppo e contro l’Udinese è partito titolare, destando una discreta impressione. Partita ordinata, senza squilli ma con una buona qualità. Già, proprio la qualità e la geometria che mancano terribilmente al centrocampo rossonero.

Condivisibile la scelta di far partire Montolivo. Il capitano a Marassi ha offerto una gara di grande temperamento e sacrificio. Non poteva avere i ’90 minuti nelle gambe ma Inzaghi al momento della sostituzione ha preferito inserire Poli invece che Van Ginkel, meno incontrista dell’ex Samp ma sicuramente più regista. La formula del prestito secco con la quale è approdato a Milano non è il massimo. Far crescere e far maturare un giovane deve essere una prerogativa per il Milan ma valorizzarlo sapendo già che a fine anno tornerà a Londra blocca in qualche modo il suo impiego. E il ragionamento è comprensibile. Dall’altra parte però c’è chi sostiene che finché il giocatore è in rosa e dimostra di avere quelle caratteristiche che mancano agli altri centrocampisti, bisogna utilizzarlo, indipendentemente da quale sia il suo futuro. L’esempio più recente e più di successo è quello del portiere Courtois, in prestito secco dal Chelsea all’Atletico, è stato utilizzato come titolare da Simeone.

In un reparto già abbastanza competitivo come l’attacco ci può stare non rischiare le seconde linee, vedi Saponara, o in un ruolo in cui il titolare è ben definito, vedi Armero con De Sciglio. Ma in un alinea mediana, piena di ‘recupera-palloni’ e carente di fosforo, a parte Montolivo, forse l’olandese dovrebbe essere preso molto più in considerazione.

Impostazioni privacy