#Poverodiavolochepenamifai

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano MI-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

#Poverodiavolochepenamifai è solo uno degli hashtag utilizzato dai lettori di SpazioMilan, ieri su Twitter, durante il post Milan-Atalanta. Racconta tanto, forse tutto. Racconta della stanchezza del tifo, aldilà della prova in sé che, dati alla mano, non ha raggiunto gli abissi del pareggio di Torino. Che però fu pareggio. Grattacapi di una stagione ancora da decifrare, in costante equilibrio tra l’entusiasmo chiesto a gran voce dalla società quest’estate e la presa di coscienza sempre più chiara che qui, tra inesperienza in panchina e confusione in campo, il minestrone è bello che pronto.

L’altalena di risultati e di prestazioni fa scaturire lo strano effetto in base al quale tutti hanno ragione e tutti hanno torto. E’ difficile trovare oggi critiche pretestuose nei confronti di allenatore, giocatori e società. C’è verità in quasi tutti i ragionamenti, di pancia o meno. Più volte si era sottolineato come il tanto decantato rinnovamento necessitasse di pazienza. Ma più volte si era qui rimarcata la pericolosità di farsi trascinare dalla sola onda dell’entusiasmo. Gratta gratta, sotto la scorza ci vuole polpa. Altrimenti, si fa la fine di questo gennaio.

Poi ci voleva anche l’arrivo di Arrigo Sacchi. Anzi, il ritorno visto che non era la prima volta, quest’anno, che l’ex tecnico rossonero fosse in visita a Milanello. La differenza è che i passi avanti per riportarlo “a casa” sono stati fatti davvero. Si è parlato di Settore Giovanile, ma tutto lascia presagire ad una sorta di “commissariamento” su Filippo Inzaghi. La voce e l’insegnamento di uno come Sacchi sarebbero sicuramente utili in questo momento, pur rispettando precisi steccati. Se togliessimo anche quelli, addio credibilità al nostro Superpippo. Per crescere i giovani rossoneri c’è ormai il “Modello Milan”, vero e proprio viatico per il futuro fatto di gioco e disciplina, prima che di risultati. Almeno questa è una speranza per il futuro che ci aspetta.

Insomma, è un lunedì di comprensibile rabbia. Per sfogarla vi ricordo anche l’appuntamento di domani, come ogni martedì, con SpazioMilan su TopCalcio24 dalle 12.00 alle 13.30: filo diretto con l’umore del popolo rossonero.

Twitter: @Chrisbad87

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