Crespo: “Mai dare per morto uno come Inzaghi. Su Osvaldo…”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Hernan Crespo, ex di Lazio e Milan, a Milan Channel.

Sulle parole di Adriano Galliani a Milan Channel (“Crespo è stato il mio unico vero grande rimpianto di mercato”): “E’ stato molto gentile. All’epoca ho sofferto abbastanza l’addio, avevo ancora voglia di restare e togliermi qualche soddisfazione visto com’era andata la finale di Champions a Istanbul. Le cose non sono andate così, ma nel calcio affetto e rispetto reciproco rimangono sempre con le persone con cui hai lavorato, come Galliani e i vari dirigenti rossoneri”.

Su Lazio-Milan: “E’ stato fantastico il mio gol al 90esimo a San Siro, più di dieci anni fa (era il 2005, ndr). Perdevamo 1-0, poi Sheva si inventò l’1-1 su punizione e alla fine all’ultimo minuto ho deciso la partita dopo un’azione incredibile: palo di Kakà, io ci ho creduto e, toccando l’altro palo, ho deviato la palla in rete. Grazie a quella vittoria conquistammo il primo posto in classifica. E’ stata un’esultanza incredibile, sono riuscito a far festeggiare anche uno come Nesta… Le grandi sfide sono veramente uniche, sono quelle che davvero ti rendono orgoglioso della carriera che stai facendo e del calciatore che sei. Giocare all’Olimpico è speciale e va goduto fino in fondo, stadio e tifosi sono spettacolari: a ripensarci mi vengono i brividi”.

Su Inzaghi: “Pippo è Pippo, è uno di quei personaggi che non devi mai dare per morto. Ha mille risorse, per come e quanto conosce e vive il calcio sono sicuro che troverà la via di uscita. Conosce perfettamente il Milan, sa come muoversi e cosa fare, ci sta passare un momento difficile come questo. E’ in mezzo ad una realtà che sta cambiando, dovrà adattarsi, ma non sta pagando l’inesperienza. Lui lo sa cosa serve per migliorare, questo Milan farà molto meglio”.

Su Osvaldo: “Il problema è dentro di sé, tecnicamente non ci sono dubbi: è un talento in grado di fare la differenza. Il problema è dentro la sua testa e può risolverlo solo lui, se riesce a calmare questi suoi momenti allora tornerà il vero Osvaldo. E’ un giocatore entusiasmante, che crea aspettative, ma bisogna capire quanto è disposto a rispettare le regole del calcio. E’ Osvaldo contro Osvaldo, spesso in panchina e non va bene, deve essere capace di convivere con i suoi limiti e superarli”.

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