Meno male che c’è lui…

In uno dei periodi più disastrosi della recente storia rossonera trovare una luce, un motivo per sorridere è molto difficile. Ma un aspetto positivo di questa stagione c’è, è spagnolo, e porta il nome di Diego Lopez.

Il numero uno del Diavolo dopo un inizio un po’ difficile per via dell’infortunio, dopo qualche gara giocata da Abbiati si è preso il posto, ha salvato più volte le partite e non è più uscito. Anche nell’ultima partita tragicomica contro la Lazio ha tenuto a galla la situazione nel primo tempo con un miracolo prodigioso su Candreva. In mezzo a questo paradosso rossonero possiamo ripescare le parole di Inzaghi nel post partita di Milan-Sassuolo in cui disse che era molto amareggiato perché era arrivata una sconfitta con il portiere inoperoso e auspicava di perdere almeno con il proprio estremo difensore migliore in campo. Detto, fatto. Il mister è stato accontentato e purtroppo contro Torino, Atalanta e Lazio la squadra ha subito una vagonata di tiri contro, è stata surclassata dagli avversari e si è sciolta solo quando anche l’ultimo baluardo ex Real si è arreso.

Un acquisto azzeccatissimo, arrivato a zero, una risposta decisa a chi contesta sempre e comunque gli arrivi senza spesa. E’ stato grande l’impatto di Diego Lopez nel campionato italiano. Mettere a posto il problema del portiere era una delle questioni più ingenti degli ultimi anni. E’ stato risolto, la porta ha trovato il suo padrone, anche se ogni tanto il vecchio e rassicurante ‘senza voto’ in pagella sarebbe accolto con entusiasmo.

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