Destro è il vero bomber che servirebbe al Milan. Ecco perché

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con CalcioMessina.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.

Nelle ultime ore è tornato di strettissima attualità il nome dell’attaccante della Roma, Mattia Destro che, ormai non è più un segreto, piace tanto sia a Silvio Berlusconi che ad Adriano Galliani. Al di là dei luoghi comuni che criticano la società perché continua ad interessarsi agli attaccanti e non pensa a forze fresche per centrocampo e difesa (reparti che comunque avrebbero bisogno di almeno un innesto di qualità a testa), il tentativo per portare il bomber marchigiano a Milano, sarebbe di vitale importanza per il Milan. I motivi sono diversi e vanno anche al di là del reale valore del calciatore.

Dopo la partenza di Fernando Torres, un altro errore di valutazione tra le scelte fatte dal Condor Galliani, il reparto offensivo rossonero presenta molta abbondanza per quel che riguarda mezze o seconde punte ed esterni di centrocampo, ma un’assoluta carenza sotto la voce prime punte. Al momento in rosa il solo Giampaolo Pazzini rispecchia i canoni del vero numero nove. L’attaccante ex Inter e Sampdoria, però, sembra non rientrare nei piani di Pippo Inzaghi e, cercargli un’altra sistemazione (a questo punto), rappresenterebbe un atto dovuto verso un professionista esemplare che non ha scatenato alcuna polemica, nonostante l’incomprensibile ostracismo dimostrato nei suoi confronti da parte del suo allenatore.

La soluzione Menez prima punta si è rivelata azzeccatissima in determinate partite, soprattutto contro squadre (vedi Napoli e Udinese) che attaccano i rossoneri e lasciano spazi per le ripartenze rossonere, spazi in cui il talento francese va a nozze. La musica cambia, invece, quando è il Milan a dover fare la partita e l’avversario si chiude a riccio e aspetta i rossoneri. In quelle sfide il Diavolo continua ad avere difficoltà e Menez diventa prevedibile, è troppo isolato là davanti e a tratti appare perfino irritante. Molti punti lasciati per strada, infatti, sono stati persi proprio contro le “piccole” che hanno seriamente messo in difficoltà la squadra di Inzaghi. Ecco quando e perché serve una prima punta, in grado di realizzare quei gol sporchi che ti fanno vincere le partite ed in grado di aprire le retroguardie avversarie con i movimenti dentro l’area.

Tutte caratteristiche che Mattia Destro ha dimostrato di avere. Come, già nel suo anno di esordio in Serie A (anche se aveva già disputato qualche partita con Inter e Genoa) a Siena e in questo anno e mezzo nella Roma, ha dimostrato di vedere la porta come pochi altri in Serie A e, forse, come nessun altro attaccante italiano. La sua media gol parla per lui e la carta d’identità (giovane e italiano) è un altro elemento che descrive la bontà dell’operazione. Il momento sembra essere quello propizio. La Roma ha chiaramente aperto ad una possibile trattativa e, mai come in questo momento ha pensato ad una sua possibile cessione, il calciatore vuole il Diavolo. I tempi sono maturi insomma. La formula con cui dovrebbe arrivare a Milano (diritto o obbligo di riscatto) resta l’unica incognita, ma una cosa è certa: il Milan ha bisogno di uno come Mattia Destro.

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