Se il plus di Sacchi servisse a te?

L’inizio del 2015? Un fantasma da cui non si libererà tanto facilmente. L’ombra di Arrigo Sacchi? Sempre più incombente. Non è davvero un periodo facile quello attraversato da Pippo Inzaghi.

Sul tecnico rossonero si è detto e si sta dicendo davvero tanto. I suoi discepoli lo assolvono in quanto cavia di un esperimento mal riuscito e vittima di una campagna acquisti sciagurata e non cucita sulla sua idea di calcio e sui reali bisogni della squadra. I suoi detrattori, invece, pur evidenziando le colpe societarie, non possono fare a meno di notare la sua scarsa padronanza delle questioni tattiche e il poco intuito sia nella gestione della rosa sia nella lettura delle partite.

Senza tornare troppo indietro, è sufficiente soltanto pensare al cambio Menez-Alex, operato soltanto una settimana sul campo di un modestissimo Torino, o la totale assenza di un’organizzazione difensiva.

Lasciare partire palla al piede due contropiedisti come Maxi Moralez Denis, lasciarli colpire nonostante la superiorità numerica dimostra non soltanto un’ingenuità di fondo molto marcata, ma anche una carenza tattica di fondo imputabile proprio al tecnico. Goal come quelli di ieri, insomma, rappresentano la fotografia perfetta della situazione attuale e portano ad una domanda, neanche troppo provocatoria: prima ancora dei giovani non sarà proprio Inzaghi ad aver bisogno di Sacchi? 

 

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