Mai più senza punte

Dopo un pessimo inizia di 2015 il Milan respira, trona alla vittoria e approda ai quarti di Coppa Italia, dopo il 2-1 al Sassuolo. Il palcoscenico di questa fredda serata di gennaio non era dei più suggestivi ma la coppa nazionale è obiettivo dichiarato dei rossoneri che viste le difficoltà in campionato, devono provare ad alzare questo trofeo che garantirebbe almeno l’Europa League.

Le difficoltà restano, il terrore che si respira a ogni punizione o calcio d’angolo avversario è evidente e meno male che il gol di Vrsaljko è stato annullato per fuorigioco, altrimenti la psicosi da palla inattiva avrebbe assunto contorni da film horror. Inzaghi si è detto soddisfatto del gioco e anche delle tante occasioni create dal reparto offensivo. Già, proprio i tre attaccanti, per motivi diversi, erano attesi da una prova convincente che in parte è arrivata. Bene Cerci al debutto da titolare (un palo, l’assist per il primo gol e tanti spunti in velocità), buono il primo tempo di El Shaarawy e ottima prova di Giampaolo Pazzini che ha trovato finalmente la sua prima rete stagionale, al volo, come sa fare lui, sotto la sud che lo ha sempre incitato. Il ‘Pazzo’ ha fatto una partita maschia, in mezzo ai due centrali si è sbattuto, cercando di dare profondità. Inevitabile non vedere come la squadra abbia bisogno di un giocatore così in avanti, soprattutto in casa contro le squadre chiuse. L’esperimento Torres obiettivamente è fallito e allora ci si è dovuti aggrappare a Menez che sta facendo una stagione super ma che, nonostante le sue parole, non è un centravanti d’area.  Pazzini ha queste caratteristiche, è stato utilizzato pochissimo, e forse è questo la critica che si può muovere al mister rossonero. In rosa il vero nueve c’è e non può essere lasciato nel dimenticatoio.

Il numero 11 fisicamente è recuperato, potrebbe fare ancora comodo alla squadra e una sua compatibilità con Menez è assolutamente e tatticamente possibile. Un’opzione che sarebbe perfetta anche come punto di riferimento avanzato con il modulo ad albero di Natale che aveva funzionato alla grande contro Napoli e Roma. L’ex Inter in questi mesi non ha mai fatto polemiche, ha reclamato silenziosamente più spazio che credeva meritato. Il rinnovo di contratto non arriva, molte squadre lo vorrebbero ma lui preferirebbe chiudere l’anno a Milano. Viste le resistenze romane per arrivare a Destro, è arrivato il momento di sfruttare Pazzini perché questo Milan non può più giocare senza attaccanti.

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