Simeone: “Torres non ha dimenticato come si gioca a calcio. Servono giocatori come lui”

Diego Pablo Simeone è incisivo e diretto. L’allenatore dell’Atletico Madrid non ha problemi a dire quello che pensa come diomostra l’intervista rilasciata al programma radiofonico di America & Closs. Dopo aver vinto la Liga lo scorso anno e aver raggiunto la finale di Champions contro il Real, l’Atletco si è guadagnato il rispetto dei Big d’Europa e il Cholo è entrato di diritto tra i top allenatori del momento, come dimostra la sua candidatura a coach dell’anno da parte della FIFA. La stagione 2014-2015 è iniziata con qualche affanno in più, ma sempre con grinta e determinazione.

Il ritorno di Fernando Torres, il figliol prodigo, il diamante dei colchoneros, ha ridato slancio alla squadra. Parlando del suo ritorno e del mercato dell’Atletico Simeone ha infatti sottolineato: “Cerchiamo giocatori, come Torres, che abbiano un sentimento di appartenenza. Oggi nell’Atletico non c’è altra cosa al di fuori della squadra: bisogna pensare a quella. Per quanto riguarda Torres, a trent’anni uno non si può dimenticare di saper giocare, e lo sapevo già. E non ha dimenticato come farsi amare dai tifosi. Il suo ritorno non poteva essere dei migliori, una doppietta in Coppa del Re contro il Real Madrid. “Quando giochi contro il Real e lo vedi da bordo campo… sono sfide eterne – ha detto Simeone – quando sono arrivato non potevo capacitarmi della distanza che ci separava dalle grandi. Quest’anno l’aspirazione e la voglia di sorprendere è ancora più grande dell’anno scorso”.

Il Cholo ha anche un motivo in più per essere contento, l’ottimo percorso che sta facendo il figlio Giovanni al River Plate. L’attaccante argentino è stato anche accostato al Milan, Galliani e Inzaghi, secondo indiscrezioni riportate da Mundo Deportivo, avrebbero messo nel mirino il ragazzo dopo averlo osservato in autunno. “Il suo punto di forza è che gioca da “9” e sta dimostrando tutta la sua capacità di far gol. Deve concentrarsi in quello che sta facendo perché non c’è più bella cosa di vestire la maglia dell’Argentina. Ma quello che verrà sarà solo la diretta conseguenza di quello che sta facendo adesso”

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