Minimo sforzo, minima resa

Il pareggio di ieri contro il Torino affossa in parte le poche certezze del Milan che, paradossalmente, torna dall’Olimpico con il morale più basso di quello dopo la sconfitta casalinga del Sassuolo.

Sul banco degli imputati è finito chiaramente anche Filippo Inzaghi. Molti suoi sostenitori hanno perso la pazienza e stanno oltrepassando il confine e schierandosi insieme a quei tifosi che lo accusano di inesperienza e troppo aziendalismo, dall’inizio della sua avventura. Probabilmente Pippo ha sbagliato, anche se con il senno di poi è tutto molto più facile e limpido, ma l’allarme più preoccupante non sono tanto gli sbagli tecnici di formazione e dei cambi, quanto l’incapacità di trasmettere le sue idee e la sua fame. Ieri la squadra sembrava sentisse le preoccupazione del suo allenatore e questo ha influito sulla prestazione: in campo c’erano undici giocatori paurosi e spaesati.

Unidci giocatori per un tempo perché sul finale della prima frazione è arrivato il rosso a De Sciglio. Ancora una volta un’espulsione. Si, perché quella dell’inferiorità numerica è purtroppo una costante di questa stagione, sono già 6 infatti i cartellini rossi ricevuti dal Milan (due volte Bonera, una volta per Zapata, Essien, Armero e De Sciglio).Nessuno ha fatto peggio dei rossoneri in questa stagione. Una caratteristica che non aiuta di certo una squadra mentalmente fragile, che difficilmente reagisce agli svantaggi e che ha paura della sua ombra. Vero che anche nel primo tempo,  con la parità numerica, il Toro aveva creato di più e aveva fatto molto meglio del Diavolo ma il punteggio era comunque di vantaggio e in dieci anche tatticamente devi riprogettare tutto. Una costante che non giustifica il Milan più brutto della stagione che, sulla linea della continuità negativa non si è fatto perdere neanche l’occasione di subire un altro gol su calcio d’angolo. L’ottavo per la precisione. Inzaghi aveva chiesto più concentrazione alla vigilia della gara ma questo problema è presente nelle stanze di Milanello da più di dieci anni e sembra di impossibile risoluzione.

E’ arrivato un punto, tra Sassuolo, Torino e Atalanta si facevano già voli pindarici di nove punti. Se si dovesse vincere con i bergamaschi ne arriveranno massimo 4. Per un Milan che ancora una volta sembra da formattare da capo.

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