Cerci vs Honda: per Inzaghi, una poltrona per due. O insieme?

Il momento delle decisioni difficili è arrivato. E’ il lavoro di ogni allenatore, sono pagati per questo. Però il 2015 di Inzaghi è stato contraddistinto da scelte obbligate per via di infortuni e squalifiche. Fino ad oggi. Il corposo mercato invernale dei rossoneri ha dato in mano a Pippo una rosa di 31 giocatori: ora bisogna decidere. Il primo ballottaggio riguarda il neo acquisto Cerci davanti al goleador mancino di inizio stagione, Honda. Inzaghi contro l’Empoli dovrà decidere su chi puntare, anche se non è escluso che possano entrambi partire dall’inizio come contro la Juventus.

PERCHE’ CERCI
Partiamo dal modulo dell’Empoli. Sarri schiera la sua squadra con un solido 4-3-1-2 molto ancellottiano: esterni di difesa che spingono, trequartista di grande qualità (Saponara indisponibile, giocherà Verdi) e due attaccanti molto dinamici. L’ideale per Cerci, che già contro il Parma ha dimostrato di essere letale se gli si concede spazi aperti. Sulla destra l’ex Atletico potrebbe continuamente creare superiorità numerica e favorire poi gli inserimenti dei centrocampisti o l’ultimo passaggio per Destro, al rientro dopo la squalifica di Torino. Attenzione però alle ripartenze dei toscani: Cerci non è ancora al meglio e in fase di non possesso dovrebbe svolgere un compito che non è ancora abituato a fare.

PERCHE’ HONDA
Il giapponese nell’ultimo mese ha giocato sette partite (quattro con la Nazionale e tre con il Milan). E le conseguenze sulla sua preparazione fisica si sono viste tutte a Torino contro al Juventus: costantemente fuori dal gioco. Però in questo Milan che fatica a segnare, i sei gol di Honda nei primi tre mesi di campionato rappresentano una garanzia per chi aveva scommesso su di lui. Se Cerci può garantire assist, il giapponese segna e può mettere in grossa difficoltà la difesa toscana. Anche la collocazione tattica, con la sua capacità di rientrare da destra per lasciare spazio ad terzino destro di turno, può essere un’arma letale che Inzaghi deve tenere in grande considerazione.

E se alla fine giocassero insieme? Inzaghi a Torino ha sorpreso tutti lanciando sia Cerci che Honda dal primo minuto, ma il giapponese sulla sinistra è apparso spaesato e i voti del giorno dopo sono l’emblema della sua partita. Il ritorno di Bonaventura sulla sinistra porta Pippo al primo grande ballottaggio del nuovo anno: buona fortuna mister, adesso tocca a lei scegliere bene.

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