Dal vertice di Arcore ai tifosi: per Pippo, una (s)fiducia a tempo

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Sapete, cari Milanisti, quando sono arrivato a Milano voi non lo sapevate. Ero in una stanza d’albergo e dovevo uscire il meno possibile, per non dare nell’occhio e per non compromettere quella trattativa di mercato fra la Juventus e il Milan. Le prime settimane, i primi mesi, mi avete studiato, ci siamo guardati. Poi, ci siamo innamorati“. Così Filippo Inzaghi raccontava, nel momento d’addio al calcio giocato, il suo rapporto con i tifosi rossoneri. Non è stato amore a prima vista, ma un sentimento che è cresciuto a suon di gol, esultanze, trofei, fino a diventare qualcosa di sublime.

Così, l’avventura in panchina di Mister Inzaghi è iniziata con gli ingredienti giusti: amore del pubblico e stima della società. Tutti innamorati già in estate, ancora prima di vederlo allenare. E ora? Siamo tornati a 15 anni fa, quando l’attaccante incassava la diffidenza riservata ad un ex avversario. In queste ore, secondo quanto ha rivelato ieri TuttoSport, la Curva Sud deciderà se contestarlo durante Milan-Cesena. Intanto dai social è già stato scaricato, sul nostro account Instagram @SpazioMilan in questi giorni sono piovuti commenti di questo tenere: “Gioco imbarazzante, pressing nullo. Si deve dimettere” o ancora “È solo un burattino in mano a Galliani e Berlusconi, Seedorf è stato cacciato per aver detto la verità”.Si sa, il tifoso ragiona “di pancia” e vuole i risultati.

Ma la società fa lo stesso, tra un bilancio in rosso e la difficoltà nel reperire un nuovo allenatore allo stato attuale. Così come con Seedorf, la scelta, sancita tra le mura di Arcore, è quella di continuare senza fiducia fino alla fine della stagione (o al patatrac decisivo come successe con Allegri). A giugno sarà ancora tutto nuovo: allenatore e progetto. In questi mesi potremmo solo farci del male a vicenda in quello che sarà un lungo, doloroso e per Pippo, solitario, addio. È davvero necessario?

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