Fabrizio Fontana: “Il Milan non ha un gioco”

Il comico Fabrizio Fontana, grande tifoso del Milan, in esclusiva per la Gazzetta dello Sport – Milano&Lombardia, ha parlato della situazione rossonera. Sulla gara contro l’Empoli: “Sono influenzato e, forse, dopo la gara di oggi (ieri, ndr), lo sarò ancora di più. Il problema di questa squadra è che non c’è gioco, l’unica nota positiva è il gol di Destro. Non ci sono mai palloni da servire in avanti. Ed è un grande problema, quando hai davanti uno come Destro, vero opportunista, che deve ricevere palloni giocabili. Vedo un sistema di gioco molto casuale. Poi guardi in campo una squadra come l’Empoli, che giocava a due-tre tocchi, con una gran corsa, e ti chiedi perchè non sia possibile sviluppare un gioco del genere con gente in rosa probabilmente di maggior valore. E’ una gran confusione, a parte Menez che, ogni tanto, tira fuori qualcosa“.

Sulla curva: “Di base, va sempre rispettato il tifoso. E’ vero che i giocatori pensano sempre di dare tutto, ma, se non ci sono risultati, bisogna anche accettare le critiche. Inzaghi stesso ha detto di capire i tifosi, in questo particolare momento“. Su Inzaghi e sul possibile arrivo di Conte: “Non ha tutte le colpe, c’e un concorso. Ma vorrei vedere in campo gente che corre. Conte? Credo che abbia altri impegni…”.

Sulla società: “Di base, sono un romantico, attaccato agli anni Ottanta, come tipo di calcio, tempi in cui il Milan e tutta l’Italia giocavano bene. I tempi sono cambiati e la globalizzazione è arrivata anche nel calcio, basta vedere l’Inter e la Roma. Se l’ingresso di nuovi capitali è costruttivo, ben vengano per passare da una struttura patriarcale ad una più manageriale. E’ come lo spettacolo, in questo caso, fatto da artisti del calcio. Ognuno deve avere un ruolo preciso e ci vuole organizzazione aziendale“. Su Cerci: “E’ sempre lo stesso discorso, con la stessa domanda: a cosa serve avere qualcuno che sgroppa, se poi non esiste un adeguato sistema di gioco“.

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