MILAN-PARMA/ Bene Diego Lopez e Menez, van Ginkel e Rami in subbuglio

DIEGO LOPEZ 6.5 – Incolpevole sul gol del Parma, in svariate circostanze, mette in scena parate importanti e difficili e manifesta concentrazione e reattività.

CRISTIAN ZACCARDO 6.5 – Nel primo tempo, spinge poco e male, tanto da non saltare il dirimpettaio e da non proporre traversoni interessanti, mentre fatica anche in fase di copertura, venendo superato a più riprese e concedendo varchi. Nella ripresa, disputa una prova dignitosa, impreziosita dal gol del tre a uno, caratterizzato da un inserimento intelligente e vincente.

ALEX 5.5 – Malgrado si faccia valere sotto l’aspetto fisico e dell’esperienza, quando puntato, va in netta difficoltà e, a volte, si fa trovare fuori posizione. Sfiora il gol, su punizione, nel corso del primo tempo. Ma non convince appieno.

ADIL RAMI 4.5 – Brutta prova, quella del difensore centrale francese, che, nel primo tempo, regala un’occasione che potrebbe costare caro e che non manifesta concentrazione e continuità di rendimento.

SALVATORE BOCCHETTI 5 – Rimane bloccato, senza proporsi in avanti, badando in prevalenza alla fase difensiva. Peccato che, in fase difensiva, venga superato a più riprese e, dal momento che si esprime a corrente alternata, non garantisca un rendimento all’altezza della situazione. Inoltre, in parte, ha sulla coscienza il gol del pareggio emiliano.

KEISUKE HONDA 5.5 – Scende in campo con la solita grinta, ma non riesce a incidere. Non mette a segno dribbling vincenti, non è efficace, malgrado si sforzi di ripiegare, e fatica sotto l’aspetto fisico.

MARCO VAN GINKEL 4 – Non recupera palloni, lascia spazi a centrocampo e sulla trequarti, non imposta con precisione e non assicura dinamismo. Non si è ancora ripreso dagli infortuni subiti, ma, senza ombra di dubbio, stasera, è del tutto insufficiente.

Dal 46′, MICHAEL ESSIEN 6 – Entra nel secondo tempo, mette in circolo senso del gioco, forza fisica ed esperienza, recupera un buon numero di palloni e si rende utile alla causa. A metà ripresa, perde un pallone sanguinoso, ma, nella stessa azione, rimedia e tampona. Nel complesso, sufficiente.

ANDREA POLI 5.5 – Schierato in una posizione non sua, quella di centrale di centrocampo, corre molto, ma fatica in merito al senso del gioco e della posizione e non riesce a interdire a dovere e con la giusta regolarità.

ALESSIO CERCI 6 – Dopo un inizio a dir poco insipido, quando viene spostato sulla fascia destra, riesce a superare il dirimpettaio e a creare superiorità numerica. Ha il merito di firmare l’assist per il gol del due a uno di Menez e di disputare un buon secondo tempo, in cui cambia passo e dribbla i diretti concorrenti, nonostante non garantisca un rendimento continuo e regolare e si spenga con troppa facilità.

JEREMY MENEZ 7 – Freddo e decisivo, mette a segno due gol importantissimi. Pur perdendo qualche pallone di troppo e risultando a più riprese lezioso, nei momenti decisivi, non sbaglia e firma una doppietta importante, mettendo in circolo estro, concretezza, tecnica e fantasia. Decisivo.

Dall’80’, GIAMPAOLO PAZZINI s.v. – Dieci minuti, per il centravanti di Pescia, che non ha la possibilità di mettersi in mostra.

MATTIA DESTRO 5.5 – Fatica nel lavoro sporco, nel tenere palla, nel fare a sportellate con gli avversari e a fare salire la squadra. Gli capitano poche occasioni, è vero, ma, nel primo tempo, spreca un’occasione fattibile. L’impegno non manca, il risultato, per ora, sì.

Dal 72′, SULLEY MUNTARI 6 – Entra con personalità, recuperando palloni e portando dinamismo, fisicità e solidità.

All. FILIPPO INZAGHI 5.5 – Presenta un Milan tutt’altro convincente, che vince ma manifesta limiti sotto tutti gli aspetti e che evidenzia problemi sia a centrocampo, sia sulle fasce. Per lo meno, nella ripresa, ha il merito di tornare al 4-3-3, di garantire un po’ più di solidità e di vincere in maniera definitiva la partita. I tre punti gli consentono di respirare, ma non può dormire sonni tranquilli.

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