SM ESCLUSIVO/ Trapattoni salva Inzaghi: “I giocatori dimostrino orgoglio. Sarri è pronto, con lui il Milan non sbaglia. Berlusconi…”

Un pezzo di storia, non solo del Milan. Ex giocatore (in rossonero dal 1957 al 1971) e allenatore (1974-1976) di successo, Giovanni Trapattoni è stato intervistato in esclusiva da SpazioMilan.it nel giorno del suo 76esimo compleanno.

Su Milan e Inzaghi: “Certe stagioni nascono male e poi diventa difficile raddrizzare la barca. Purtroppo Inzaghi ha delle difficoltà, è evidente, ma c’è anche una situazione psicologico-morale che i giocatori stanno subendo. Potenzialmente questo Milan ha nel suo organico qualità, giocatori internazionali e di esperienza: non è solo colpa di Pippo se loro non hanno orgoglio personale. Devono ricordare di essere grandi campioni e calciatori, devono essere loro ha fare di tutto per reagire a questo momento“.

Su Montella: “Ha un’esperienza superiore a Pippo. E’ un ragazzo che è riuscito ha inculcare nella sua squadra mentalità e buon gioco, i Viola hanno spinta psicologica e atteggiamento giusto, molle che scattano nella stagione al di là della condizione psico-fisica“.

Sulla società rossonera: “Sul sentito dire non mi piace mai discutere, perché magari le realtà sono diverse. Indubbiamente si tratta di capire se Berlusconi è sazio, visto anche le ben note difficoltà. Non credo, perché conosco il personaggio e non molla mai. Ma visti i problemi magari può pensare ad un partner, come successo con Moratti-Thohir. Oggi le concorrenti europee fanno molta più gola ai grandi campioni. Non è facile ripartire. Tutto dipenderà da una panoramica di rafforzamento che non può essere immediata, però ci vuole attenzione perché un mediocre spesso te lo fanno pagare come fosse un fuoriclasse. I tifosi non possono avere sempre pazienza di fronte a tutti questi parametro 0. Pippo ha l’appoggio della società, nonostante i risultati, questo deve essere un grande stimolo e adesso deve tirare fuori l’orgoglio dei giocatori: non devono pensare a se stessi, ma alla maglia che portano addosso“.

Su Sarri: “Sul tecnico non ci sono dubbi, la sua storia parla chiaro. Ragazzo serio e preparato, lo ha dimostrato salendo dalle categoria inferiori. Non ha solo i capelli ma pure la barba grigia, sarebbe pronto. Non ha mai allenato in piazze ambiziose e piene di pressioni come Milano, Roma e Napoli, ma ha dimostrato sul campo di essere ottimo. Se il Milan ci butterà un occhio, il Milan non sbaglierà“.

Sull’Inter: “Ho provato a prendere squadre settime in classifica e con una pedina o due sul mercato risalire e vincere lo scudetto. Il calcio non è matematica: errori individuale, errori arbitrali, il gruppo che perde fiducia. Bisognerebbe ripartire da zero, Inter e Milan possono tornare grandi“.

Sul suo futuro: “E’ difficile possa allenare un club, a meno che qualcuno voglia una scommessa in panchina. Sono lucido e voglioso. A chi mi ha interpellato ho detto che mi chiamo Giovanni, non San Giovanni: non posso fare miracoli. Ma io sono pronto“.

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