GaSport, il derby che non tradisce è quello di tifosi e coreografie

Se c’è un derby che non ha tradito, come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, è quello dei tifosi, originali, caldi e corretti come sempre nella stracittadina di Milano. A partire dalle coreografie che, in uno dei periodi più difficili per entrambi i club, hanno puntato sulla tematica storica per rivendicare la propria supremazia su Milano.

La Curva Nord ha proposto la gigantografia del Castello Sforzesco, con una didascalia a reclamare il primato: “Le radici di chi da sempre governa la città, o voi bramosi che con invidia osservate, tra le maledizioni medievali e la Torre del Filarete”. Pronta la risposta della Curva Sud che, tra il Duomo e lo stesso Castello Sforzesco, scrive a caratteri cubitali l’antico nome della città (Mediolanum).

Più in basso, sempre nella sud, spazio per la gigantografia di Herbert Kilpin, fondatore e primo capitano inglese del club rossonero. Spazio anche per la protesta #SaveAcMilan, in una parte del settore lasciata volutamente libera dai tifosi della curva, in un contesto comunque di correttezza e sportività, come sempre nel derby di Milano.

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